Quella lotta silenziosa del leghista su Bibbiano: "Nessuno ne parla"

La battaglia solitaria del leghista Alessandro Morelli: "Su Bibbiano è calato il silenzio da parte di tutti. Noi insisteremo a oltranza"

Quella lotta silenziosa del leghista su Bibbiano: "Nessuno ne parla"

"Su Bibbiano è calato il silenzio da parte di tutti, compreso quello del mondo politico, che fino a poco tempo fa denunciava il sistema degli affidi, salvo poi dimenticarsene una volta spenti i riflettori". Lo ha affermato il deputato Alessandro Morelli, responsabile Editoria della Lega.

Morelli ha parlato ogni giorno, per un mese intero, di Bibbiano e dello scandalo "Angeli e Demoni". Il Partito Democratico ha sempre cercato di non affrontare l'argomento mentre in tutta Italia si è diffuso lo slogan "Parlateci Di Bibbiano", con le lettere delle parole che ricordano il simbolo dei dem.

Il deputato leghista ha continuato a parlare della tragica vicenda ogni giorni sulla sua pagina Facebook. "Le persone hanno risposto bene al nostro servizio, ringraziandoci per quello che stavamo facendo, ce lo chiedevano proprio loro di parlare di Bibbiano. Sono pochi infatti, e i cittadini ce lo confermano, i media che parlano di quello che per noi rimane il più grande scandalo degli ultimi tempi", ha affermato Morelli.

Lo scorso luglio, l'ex governo gialloverde aveva deciso di fare chiarezza dando vita una Commissione d'inchiesta parlamentare sugli affidi dei minori. "Ad oggi l'istituzione di una Commissione è bloccata alla Camera, dopo l'ok al Senato, e speriamo si velocizzi l'iter - ha spiegato il leghista -. Noi continueremo a occuparcene in sede parlamentare, sono pronti infatti degli atti per sollecitare il governo affinché non cali il sipario su questa vicenda".

La Lega vuole tenere alta l'attenzione sul tema e spera di vederci presto chairo.

"Insisteremo a oltranza, così come abbiamo già fatto sia alla Camera che al Senato, quando con la collega Lucia Borgonzoni abbiamo mostrato delle magliette al premier Conte per sensibilizzare l'esecutivo sul tema. Stiamo parlando di decine di famiglie alle quali sono stati strappati i figli per ragioni economiche o persino ideologiche, e spesso nel silenzio della politica locale", ha concluso Morelli.

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