Nella vita di Luca Varani, il 23enne romano originario della ex Jugoslavia barbaramente ammazzato durante un festino a base di alcol e cocaina, non era tutto cristallino. Bisogna scavare nello strano rapporto con la fidanzata e, soprattutto, in quelle amicizie omosessuali di cui la ragazza ignorava completamente l'esistenza. Una storia d'amore consumata sui social network e presto passata dal "ti amo" al "ti odio".
Come roicostruisce il Corriere della Sera, la storia d'amore si arresta a novembre. Sui social network fioccano commenti pesantissimi. La ragazza accusa Varani di averla tradita. "Probabilmente la giovane non conosceva tutto del compagno - spiega Rinaldo Frignani sul Corsera - non sapeva che frequentava giri strani, e persone che facevano uso di stupefacenti". Amicizie pericolose come quelle di Manuel Foffo e Marco Prato che lo hanno ammazzato con un coltello da cucina e un martello dopo averlo torturato e seviziato per una notte intera. Nell'appartamento lo hanno trovato riverso a terra, nudo, in una pozza di sangue. Lo hanno lasciato lì per due giorni.
Adesso i carabinieri dovranno fare luce sulla vita privatissima di Varani che, dopo aver vissuto anni difficili in un centro d’accoglienza per minori in quello che era il suo paese da poco uscito dalla guerra civile, è stato adottato da una famiglia romana. In Italia sembra che vivesse una doppia vita. Da una parte la storia d'amore "contro tutti e contro tutto" con la ragazza che lo ha fatto innamorare, dall'altro il giro di amici omosessuali che non disdegnano lo sballo, gli eccessi e la cocaina.
Secondo la ricostruzione del Corriere della Sera, il rapporto tra i due alternava "attimi di serenità" con attimi di "delusione e rabbia per il comportamento" di Varani che "le sfuggiva spesso, non le rispondeva al telefono, postava lui stesso sul social messaggi critici verso le unioni omosessuali, come se volesse allontanarsi da quella realtà che invece frequentava di nascosto dalla sua compagna".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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