Luna, nel 2024 sbarcherà per la prima volta una donna

La missione Artemis, targata Nasa, porterà un'astronauta sulla Luna nel 2024: un progetto ambizioso per gli Stati Uniti e una specie di “trampolino di lancio” verso Marte

Luna, nel 2024 sbarcherà per la prima volta una donna

Nel 2024 sarà una donna, per la prima volta, a mettere piede sulla Luna. Questo è l’obiettivo del progetto della Nasa denominato Artemis. Il nome è molto evocativo: ci riporta ad Artemide, una donna, ma soprattutto la dea della caccia, fiera e coraggiosa. Così sarà anche l’astronauta che partirà per la missione tra 5 anni. Infatti Artemis rappresenta una nuova frontiera nell’astronomia americana. Come riporta il sito Wired il nuovo sbarco sulla Luna sarà l’occasione per testare nuove tecnologie che saranno fondamentali per concretizzare il sogno di conquistare Marte. La Nasa ha reso noti nuovi dettagli riguardanti la missione Artemis: l’equipaggio atterrerà, secondo le previsioni, al polo Sud lunare, dove nessun piede umano si è mai posato. I membri del team saranno 2 e uno di questi sarà sicuramente una donna.

Ci sono 12 possibili candidate per questo viaggio non ancora compiuto ma già entrato nella Storia. Tutte lavorano alla Nasa e hanno curricula di tutto rispetto. Vediamo chi sono. La prima “papabile” è Sunita Williams (1965), con 2 missioni spaziali all’attivo. Lavora per la Nasa dal 1998, ha una grandissima esperienza, ha “soggiornato” sulla Iss tra il dicembre 2006 e il giugno 2007, poi di nuovo per 4 mesi nel 2012. Ha alle spalle 29 ore e 17 minuti di viaggi spaziali e 50 ore e 49 minuti trascorsi nello spazio aperto (seconda astronauta al mondo per tempo impiegato in attività extra veicolari). Stephanie Wilson lavora alla Nasa dal 1996, si è laureata in Ingegneria ad Harvard e ha un master in Ingegneria Aerospaziale preso all’Università del Texas. La sua prima missione spaziale risale al 2006. Altra eccellente scelta sarebbe Shannon Walker, entrata alla Nasa nel 2004. Partecipa alla sua prima missione nel 2010 sulla Iss, dove rimane per 163 giorni.

Kathleen Rubins è una biologa molecolare, entrata alla Nasa nel 2009. È stata la prima persona a sequenziare un DNA nello spazio e ha all’attivo 115 giorni nello spazio e 12 ore e 46 minuti di passeggiate spaziali. Jessica Meir è una delle astronaute favorite. Laureata in Space Studies, ha partecipato all’Extreme Environment Mission Operations che si svolge nell’ambiente sottomarino ricreato dalla Nasa. È stata reclutata dall’Agenzia nel 2013. Non ha ancora effettuato viaggi nello spazio, ma nel 2015 ha ultimato con successo il training necessario per ambire a prendervi parte. Megan McArthur, nella Nasa dal 2000 è ingegnere aerospaziale e oceanografa. Ha trascorso nello spazio 13 giorni. Nicole Mann, arrivata nell’Agenzia nel 2013, è ingegnere meccanico e tenente colonnello dei Marines. Non è da meno Christina Hammock Koch, ingegnere elettronico e fisico in attesa di compiere il suo primo volo nello spazio.

Jeanette Epps è un fisico e ingegnere aerospaziale che ha lavorato come analista per Cia e nei laboratori di ricerca della Ford. È “sbarcata” alla Nasa nel 2009. Tracy Caldwell Dyson vi lavora dal 1998 e ha già compiuto 2 missioni che le hanno fatto guadagnare 188 giorni nello spazio e 22 ore di passeggiate spaziali. Serena Auñón Chancellor è un medico aeronautico che ha prestato servizio come esperto di medicina spaziale e aeronautica e ha all’attivo 197 giorni sulla Iss. Infine Anne McClain, altra favorita per il viaggio sulla Luna.

Nella Nasa dal 2013 è ingegnere aerospaziale e pilota militare con 20mila ore di volo su 20 diversi velivoli. Ha alle spalle 6 ore e 22 minuti di operazioni all’esterno della Iss. Chissà chi sarà la prescelta tra queste vere leader nei rispettivi campi.

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