L'Università Islamica toglie le tende e lascia il Salento

Nessuna risposta da parte delle amministrazioni di Lecce e di Monteroni per i progetti presentati dalla Confime

L'Università Islamica toglie le tende e lascia il Salento

“Lecce si vanta di essere la Porta d'Oriente, ma il nostro progetto lo ha boicottato”, ha dichiarato a ilGiornale.it Giampiero Khaled Paladini, presidente di Confime – Confederazione Imprese Mediterranee. Il progetto era l'istituzione dell'Università Islamica prima a Lecce e poi a Monteroni, località poco distante dal capoluogo salentino.
Tre gli indirizzi di laurea specificati nella programmazione: “uno in scienze umanistiche con il corso di laurea 'teologia coranica e società occidentale' – ha continuato Paladini - il corso di laurea in ingegneria aerospaziale e la facoltà di medicina che a Lecce non c'è.”
Ma non c'è stato nulla da fare. Dopo due anni di attesa, Confime, come ha dichiarato il presidente, ha spostato i suoi interessi da tutt'altra parte, in Piemonte, ad Omegna nella provincia di Verbano Cusio Ossola.

“Abbiamo già una sede, nel palazzo storico della Bialetti, dove si costruivano le caffettiere. Ora dobbiamo ricominciare tutto daccapo, ma avendo già un posto dove stare è un passo avanti rispetto al Salento” ha sottolineato Paladini, continuando “Adesso stiamo predisponendo tutto, abbiamo già fatto la prima ristrutturazione.”
Per i corsi di laurea, però, bisognerà ancora aspettare “perchè è stato avviato il piano biennale 2016-2018 in cui non sono previsti nuovi accreditamenti né a livello privato né pubblico, quindi cominceremo con alcuni master internazionali in attesa che il ministero ci apra le porte.”

A breve, infatti, ad Omegna sarà presentato un master internazionale in “diritto e finanza islamica” insieme ad altri progetti che vedono la partecipazione di alcune banche provenienti dal mondo islamico.

"Il nostro obiettivo iniziale era quello di lavorare in collaborazione con l'Università del Salento", dice a malincuore Paladini, a cui il Salento ha dato i natali. “Purtroppo il Sud Italia ed in particolare il Salento non erano ancora pronti per questo progetto”.

Un progetto che piaccia o no è al passo con i tempi presenti, anche se, nei giorni scorsi, il segretario della fondazione universitaria, Raffaello Yazan Abdullah Villani, è incorso in un "incidente", invocando "lo sterminio per i sionisti" in un posto poi rimosso da Facebook. Paladini è stato informato in ritardo di queste parole che hanno prodotto un esposto alla procura di Lecce.

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