Una operazione antidroga condotta dalla polizia di Macerata ha portato all’arresto, di nuovo, di Gideon Azeke, 27 anni nigeriano, uno dei sei stranieri feriti nel raid compiuto da Luca Traini lo scorso 3 febbraio. L’extracomunitario, questa volta, su disposizione del gip di Macerata Rosanna Buccini è stato fermato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il nigeriano era già finito in manette per resistenza e violenza a pubblico ufficiale appena un mese fa: il 17 settembre, infatti, nell’ambito dell’operazione “Scuole sicure” aveva aggredito agenti in borghese che volevano sottoporlo ad un controllo, prendendone due a calci e pugni e ingoiando un involucro contenente, probabilmente, droga.
L’uomo aveva poi patteggiato una pena a un anno e 10 mesi, tornando in libertà con l’obbligo di firma. Ma le indagini, coordinate dal procuratore Giovanni Giorgio e condotte dalla Squadra Mobile sotto la direzione di Maria Raffaella Abbate, hanno accertato numerose azioni criminali, circa 80, da parte dello straniero e tutte legate a cessioni di eroina fin dall’ottobre 2017 e continuate anche dopo il fermo del mese scorso.
Così, ieri, con tutte le prove raccolte è stata eseguita la misura cautelare emessa dal giudice Giovanni Manzoni.
I poliziotti della Squadra Mobile sono andati a prelevare il nigeriano nel parco di Fontescodella, luogo dove solitamente si accampava, e l'hanno condotto nel carcere a di Montacuto ad Ancona, lo stesso dove è detenuto anche Traini, condannato solo pochi giorni fa a 12 anni di galera.
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