Avrebbero potuto acquistare soltanto quei detersivi e finiva tutto lì. Invece, si sono lasciate ingolosire da quelle confezioni di profumo, da una parte troppo costose per comprarle tutte; dall’altra troppo appetibili per lasciarle su quegli anonimi scaffali del reparto cosmetica. Così madre e figlia, di 51 e 24 anni, hanno pensato “bene” (si fa per dire) di afferrare, una per una, quelle boccette, nascondendole nella borsa, ma alla fine sono state fermate e arrestate per rapina impropria.
I fatti sono avvenuti nel negozio “Universo Convenienza”, di regione Doneghe, ad Arma di Taggia, in provincia di Imperia. Dopo aver prelevato da alcune confezioni di profumo e qualche altro cosmetico, le due donne - che tra l’altro hanno diversi precedenti per reati contro il patrimonio - hanno regolarmente acquistato alcuni detersivi, in modo da non uscire a mani vuote e dare così troppo nell’occhio, rischiando di essere fermate o pedinate.
Tutto bene, se non fosse per quel profumo dal quale si sino dimenticate di staccare il dispositivo anti taccheggio. E così, non appena hanno varcato la cassa, l’impianto ha cominciato a suonare. Mentre la madre si è fermata, aprendo la busta, per far vedere che c’erano soltanto detersivi ed era tutto in regola, la figlia che di sangue freddo non ne ha avuto molto, si è messa a correre verso l’auto, inseguita dalla proprietaria.
Nonostante tutto, è riuscita ad aprire la portiera e a inserire le chiavi nell’accensione. Quando la titolare del negozio, però, ha cercato di fermarla, a quel punto l’ha strattonata e per questo motivo dovrà rispondere (in concorso con la madre) di rapina impropria. Poco distante, fatalità, c'era una pattuglia dei carabinieri che è intervenuta, fermando le due donne.
Malgrado il tentativo di scusarsi, offrendosi di restituire la merce, sono state arrestate, perché il danno era fatto. Comparse davanti al tribunale di Imperia, il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo gli arresti domiciliari per il genitore e l’obbligo di firma per la giovane. Prossimamente dovranno comparire per il rito direttissimo.
La merce, naturalmente, è stata restituita alla titolare, che si costituirà parte civile per chiedere i danni.
I carabinieri spiegano che la rapina impropria si concretizza nel momento in cui, a margine di un furto, viene utilizzata la violenza per fuggire, ma non anche prima nel qual caso si dovrebbe parlare di rapina. Sono state anche acquisite le immagini del circuito di videosorveglianza della zona a ulteriore prova dell'accaduto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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