Un patto Sicilia-New York: arrestato fedelissimo di Messina Denaro

Operazione antimafia dei carabinieri in provincia di Trapani. Tredici arresti e in manette finisce anche Francesco Domingo, boss di Castellammare del Golfo, soprannominato ‘Tempesta‘

Un patto Sicilia-New York: arrestato fedelissimo di Messina Denaro

I viaggi, negli ultimi due anni si erano intensificati da New York verso il piccolo paese marinaro della Sicilia: Castellamare del Golfo. Come mai? I mafiosi italo americani della famiglia Bonanno andavo tutti a porgere reverenza al fedelissimo di Matteo Messina Denaro, Francesco Domingo. Un punto di riferimento della mafia trapanese, ponte di collegamento tra gli Stati Uniti e la Sicilia.

La famiglia italo americana dei Bonanno andava a “baciare le mani” al padrino della provincia di Trapani Francesco Domingo. In cosa nostra Domingo è conosciuto con il nick name di “Tempesta” il quale è uno dei fedelissimo del latitante Matteo Messina Denaro. Ma quei viaggi non sono sfuggiti alla procura di Palermo che partendo da quei voli tra New York e la Sicilia questa notte ha tratto in arresto 13 persone, tra cui anche il braccio destro di Messina Denaro. Indagato anche il sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Rizzo il quale è stato eletto nel 2018. Il reato contestato al sindaco è concorso esterno in associazione mafiosa. Già il comune in provincia di Trapani nel 2006 era stato sciolto per infiltrazioni mafiose proprio per le pressioni pesanti che “Tempesta” attuava sull’ufficio tecnico comunale per appalti e bandi pubblici.

L’indagine

Il boss Francesco Domingo era già stato condannato per associazione mafiosa. Stando alle parole dei colonnello Gianluca Vitagliano “Ogni volta che è è uscito dal carcere è tornato a comandare”.

Un rapporto radicato nel tempo quello tra l’America e la Sicilia. Una storia di grande sodalizio mafioso. Il clan dei Bonanno di New York, all’inizio del 1900 trae le sue origini proprio da Castellamare del Golfo. Una famiglia italo americana molto importante che ha perso le sua forza a seguito dei processi di mafia degli anni novanta.

Ma le nuove indagini investigative hanno registrato una nuova rinascita di certi meccanismi che non sono mai smessi del tutto. Anche a Palermo l’asse tra New York e la l’Isola del sud Italia evidenzia dei segnali molto inquietanti. Proprio nel Luglio scorso nel piccolo paese di Torretta sono stati arrestati numerosi componenti del clan dei Gambino.

La squadra mobile l’estate scorsa ha arrestato 19 esponenti della famiglia Inzerillo, i "perdenti" della guerra di mafia dei

primi anni Ottanta. La Procura ha individuato un flusso di denaro dagli Stati Uniti alla Sicilia attraverso alcune carte ricaricabili portate a Palermo. Ancora non è chiaro a cosa siano serviti queste ingenti somme di denaro.

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