Accusato di aver rubato energia elettrica per circa 50mila euro, arrestato un piccolo imprenditore a Poggiomarino, in provincia di Napoli. L’operazione porta la firma dei militari della Guardia di Finanza che hanno scoperto il reato e stretto le manette ai polsi del titolare di un’attività di vendita di generi alimentari.
Stando a quanto hanno scoperto i finanzieri, che si sono avvalsi della consulenza di tecnici qualificati, l’uomo era riuscito a manomettere il contatore dell’Enel riuscendo così a rubare energia elettrica per un ammontare complessivo stimato in circa 50mila euro. Adesso l’uomo deve rispondere dell’accusa di furto pluriaggravato.
Non si tratta, però, di un caso isolato. Solo nello scorso anno, e solo nell’area sud della provincia di Napoli, sono finite in manette ben diciassette persone per fatti inerenti al furto di corrente elettrica. Altre otto persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria e complessivamente sono stati accertati furti di energia per un ammontare pari a 500mila euro.
Numerosi e ingegnosi i metodi scoperti dalla Guardia di Finanza per eludere i contatori. C’è chi si affida alla potenza del magnetismo: grazie a una sorta di calamita collegata a circuiti elettronici che consentiva di rallentare, di molto, i giri del contatore. C’è chi sgancia direttamente il componente elettronico responsabile rendendo illeggibile il conteggio, il “tamper”. C’è chi allaccia un bypass a monte del contatore capace di azzerare la lettura dei giri.
C’è chi, invece, si allaccia direttamente alla rete elettrica pubblica e, senza nemmeno installare i contatori, gode della corrente a spese della collettività. Si tratta di attività che necessitano, talvolta, dell'aiuto di tecnici specializzati in questo genere di operazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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