È ancora emergenza immigrazione in Europa. Non siamo ancora di fronte ad un esodo come quello del 2015, ma i numeri sono tornati a essere preoccupanti. A suonare l’allarme è Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne, che parla di quasi 200mila ingressi irregolari in Europa nei primi otto mesi di quest’anno: il 75 per cento in più rispetto al 2021. Un dato così non si registrava dal 2016, sottolineano da Varsavia.
Soltanto nel mese di agosto, viene messo nero su bianco in un comunicato diffuso nella giornata di venerdì, gli Stati membri dell’Unione europea hanno registrato 32.800 ingressi irregolari, facendo segnare un incremento del 35 per cento rispetto allo scorso anno. In questi numeri, chiarisce Frontex, non sono compresi i profughi ucraini: 8,8 milioni di persone che hanno trovato rifugio in Europa dall’inizio del conflitto.
Le rotte dove l’agenzia ha registrato gli incrementi maggiori sono quella dei Balcani Occidentali e quella del Mediterraneo centrale, che ha come punto di arrivo l’Italia. Nel mese di agosto sulla rotta balcanica sono stati fermati 15.900 migranti, il 141 per cento in più dell’anno scorso. "L’alto numero di attraversamenti illegali – spiegano da Frontex – può essere attribuito ai ripetuti tentativi di ingresso da parte dei migranti già presenti nei Balcani Occidentali".
"La pressione – si legge ancora nel documento – rimane alta anche nel Mediterraneo centrale con gli arrivi giornalieri che mettono a dura prova le capacità di accoglienza dell’Italia". Le autorità italiane possono contare sul supporto di funzionari che si occupano della registrazione e identificazione di chi arriva nel nostro Paese, fanno sapere infine dall’agenzia, che schiera 2.300 uomini alle frontiere europee. L’ondata di sbarchi sulle nostre coste però non si ferma. Nelle ultime 72 ore sono arrivati in Italia quasi mille migranti.
I barchini con a bordo decine di stranieri sono stati intercettati a Lampedusa, dove l’hotspot è di nuovo in sovraffollamento, e a Pantelleria, che nel 2022 ha superato il record di arrivi dello scorso anno, con 3.300 migranti giunti sul proprio territorio. In meno di una settimana in 600 sono approdati a Roccella Ionica, in Calabria. Sotto pressione anche la Sardegna alle prese con l’arrivo di decine di imbarcazioni provenienti principalmente dall’Algeria. La scorsa settimana il mare sardo aveva restituito i corpi di 5 migranti vittime di un naufragio.
Il deputato leghista ed ex sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, denuncia anche la situazione nell’hotspot di Taranto definendola "estremamente complessa". "Il lavoro delle Forze di Polizia e dei militari è encomiabile, ma viene svolto in condizioni che sono davvero al limite della decenza. Tutto questo non è più accettabile: gli hotspot vanno fatti in Libia e Tunisia, non in Italia", attacca il parlamentare della Lega che invoca "risposte chiare e serie da parte della politica". "Vanno contrastati i flussi migratori e bisogna impedire che le Ong fungano da fattore di attrazione di nuova immigrazione irregolare.
Ecco perché – conclude - sosteniamo la reintroduzione dei decreti sicurezza, anche a supporto del prezioso lavoro delle Forze di Polizia che servono il nostro Paese con grande professionalità e in contesti così difficili".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.