Maltrattamenti su bambini piccolissimi. Violenze psico fisiche nei confronti dei piccoli dell'asilo nido che avrebbe dovuto aiutare a crescere in serenità.
Di questo è accusata la maestra di una struttura di Cocquio Trevisago, in provincia di Varese, nei confronti della quale il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese, su richiesta della locale procura della Repubblica, ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura interdittiva della sospensione di sei mesi dall’esercizio del pubblico servizio di insegnante.
Il provvedimento le è stato notificato ieri mattina dai carabinieri della stazione di Besozzo, all’esito di un’indagine nata dalle segnalazioni di alcuni genitori dei baby alunni.
In circa due mesi di ricerche i militari dell’Arma, coordinati dalla procura della Repubblica di Varese, hanno documentato una serie di violenze da parte della maestra, titolare del nido stesso, sui bambini a lei affidati, tutti minori di età compresa tra pochi mesi e due anni.
La donna maltrattava i minori con urla, insulti e frasi volgari: “Sei proprio un terrone”, “guardati, fai schifo”, “piangi che così ti passa” diceva loro. In alcune occasioni le povere vittime sono state percosse con sculacciate e schiaffi e lasciate da sole mentre erano in preda a crisi di pianto.
In un caso i genitori hanno riferito che il loro bimbo aveva riportato i sintomi tipici delle condotte maltrattanti: insonnia, incubi notturni e reazioni autolesionistiche, segnali che hanno indotto gli adulti a ritirare il figlio dall’asilo.
Le dichiarazioni di mamma e papà, riscontrate dagli atti d’indagine, hanno consentito di enucleare oltre venti condotte illecite commesse dall’indagata a partire dal marzo del 2017.
Ma oggetto dell’occhio elettronico dalle telecamere posizionate nella struttura non è stata solo la titolare dell’asilo, ma pure il suo compagno che quindi entrava nel luogo deputato alla cura dei bambini. La maestra stessa ha ammesso di aver “ospitato” il fidanzato all’interno dell'asilo nido.
L’uomo è stato ripreso non solo mentre dormiva e si cambiava davanti ai piccoli, ma anche mentre era in intimità con l’indagata, che, dopo aver lasciato soli i bambini, si appartava con il compagno all’interno di un locale fuori dalla vista dei minori.Purtroppo, come si sa, il caso di Cocquio Trevisago non è l’unico. Anzi. Solo pochi giorni fa si è parlato di presunti maltrattamenti a Piacenza.
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