A Napoli scoppia il caos. Da questa mattina gli autobus sono fermi perché manca il gasolio. La quasi totalità dei mezzi di trasporto dell’Azienda Napoletana Mobilità (Anm) è, infatti, rimasta nei depositi perché la società non è più in grado di garantire l’acquisto di carburante. Nemmeno in tarda mattinata, come promesso inizialmente, è arrivato il rifornimento di gasolio nei principali depositi di autobus: la Anm non è, infatti, riuscita a far riprendere il servizio agli autobus nemmeno entro mezzogiorno.
Questa mattina solo alcuni autobus sono riusciti a uscire per effettuare alcune corse. Tuttavia, uno dopo l'altro, sono rientrati tutti nei depositi dopo aver esaurito il gasolio nei serbatoi. Regolari, invece, sono stati i servizi sulla linea R2, una delle più utilizzate, e su quella per l’aeroporto. La società ha subito precisato che dei 600 autobus che circolavano fino al 2009 oggi ne circolano meno di 350 dal momento che tra tagli governativi e regionali, i contributi che l'Anm riceve per pagare stipendi, contributi, fare manutenzione di mezzi ed impianti, pagare le assicurazioni e comprare il gasolio si sono ridotti del 40%. "Con questi tagli - scrive Anm sul proprio sito - è ovvio che non è più possibile fare le cose che si facevano prima per cui l’Azienda non è nella condizione di assicurare più mezzi e manutenerli". "Non è questione di volontà o capacità - sottolinea l'Anm - è questione di possibilità".
"È un vulnus grave al diritto alla mobilità degli utenti, esattamente come avviene in caso di scioperi improvvisi", ha commentato il presidente dell’Autorità di garanzia Roberto Alesse ricordando come lo scorso dicembre, proprio in relazione all’emergenza del trasporto pubblico in Campania, l’Autorità ha scritto all’associazione a cui aderiscono le aziende di trasporto pubblico locale (Asdtra) per avere notizie sulla solidità patrimoniale delle aziende di trasporto pubblico locali. "Ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta - ha spiegato - d’altro canto, dell’impossibilità oggettiva di rifornire i mezzi deve essere dato conto ai cittadini con un’informazione capillare e quotidiana che non può certo ritenersi soddisfatta con un semplice comunicato stampa o con una notizia diffusa sui social network".
Alla luce di quanto sta accadendo, il Garante sta valutando la possibilità di coinvolgere la presidenza della Regione Campania e i sindaci delle città interessate per affrontare insieme "una situazione ormai esplosiva" ed evitare che il mancato intervento delle istituzioni finisca per "produrre un silenzio assordante".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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