"Oggi sono stata a Manduria per portare un mazzo di fiori davanti casa di Antonio". Lo ha detto Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia dopo essersi fermata alla porta dell'abitazione del 66enne seviziato e torturato da una baby gang e poi morto il 23 aprile scorso. Oltre ai fiori, il partito del centrodestra sta depositando in questi giorni la proposta di legge per l'introduzione del reato di bullismo. "È ora di usare il pugno di ferro contro i bulli, maggiorenni e minorenni" scrive su Facebook Giorgia Meloni.
La tragica vicenda ha toccato il cuore della deputata che, come detto, si è recata a Manduria in ricordo di Stano.
Appena due giorni fa sono stati fermati otto dei quattordici indagati della "comitiva degli orfanelli" (era questo il nome del gruppo su whatsapp su cui venivano condivisi i video delle sevizie inferte all'uomo).
Sui fermati pende l'accusa di tortura (articolo 613 bis del codice penale) aggravata, secondo la procura, dal fatto che sul corpo di Stano sono state rinvenute lesioni. Si parla di ecchimosi diffuse anche se si attendono i risultati dell'autopsia.
Alla stampa la Meloni ha dichiarato che ora la politica "deve stare attenta a educare i giovani" in quanto "stiamo assistendo ad una degenerazione del bullismo in questo Paese". Secondo la leader di FdI "c'è bisogno di mettere un freno".
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