Una grave storia di maltrattamenti e violenze tra le mura domestiche arriva da Manerbio, comune in provincia di Brescia. Vittima di abusi e angherie è un anziano di 84 anni e le due carnefici, da lui stesso denunciate, sono la moglie di 81 anni e la figlia della coppia, una 53enne. I soprusi, secondo quanto raccontato dalla vittima, sarebbero iniziati circa trent’anni fa. L’uomo avrebbe taciuto per tutto il tempo, ma adesso, che forse era arrivato al punto di non farcela più a subire in silenzio, ha voluto raccontare tutto al giudice. Come riportato da hilgiorno, l’uomo avrebbe denunciato le violenze nei mesi scorsi, tra settembre e ottobre, ai carabinieri di Manerbio.
Le indagini dei carabinieri di Manerbio
A seguito di indagini, alle due donne era stata avviata una ordinanza di custodia cautelare, con il divieto assoluto di avvicinamento all’84enne e gli arresti domiciliari. L’uomo che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe gravemente malato, venerdì 20 dicembre è stato ascoltato dal giudice per le indagini preliminari Riccardo Moreschi, con la formula dell’incidente probatorio. Questa la richiesta pervenuta dal pubblico ministero Erica Battaglia, proprio a causa delle condizioni fisiche della vittima e della sua età avanzata. In modo da avere un interrogatorio valido al processo, con le due accusate presenti. L’anziano ha ripetuto pari pari, anche davanti alle sue carnefici, quanto aveva raccontato ai militari mesi fa, al momento della denuncia.
Botte e minacce
Anni di violenze, botte, soprusi e insulti. L’uomo sarebbe stato tenuto al freddo, aveva infatti il divieto di avvicinarsi alla stufa per trovare un po’ di calore nelle giornate invernali. E poi ancora spintoni, pugni, schiaffi. Da quanto ha raccontato sarebbe anche stato chiuso in casa, senza possibilità alcuna di avvicinarsi al telefono per chiamare aiuto. Sarebbe anche caduto per terra facendosi male e procurandosi delle ferite. In quelle occasioni moglie figlia si sarebbero ben guardate dal soccorrerlo. Una volta avrebbe riportato una frattura, in un’altra gli sarebbero stati dati 35 giorni di prognosi. Da quanto riportato dalla vittima, le due avrebbero anche minacciato di investirlo con l’auto. I militari durante le indagini hanno requisito i referti medici dell’ospedale e ascoltato familiari e vicini di casa. Questi avrebbero confermato le parole dell’anziano.
L’ottantaquattrenne è stato quindi allontanato dalla casa di famiglia e ha trovato ospitalità presso alcuni parenti. Per lui l’incubo sembra ormai finito. La procura di Brescia vuole ora chiudere velocemente il caso ed esercitare l’azione penale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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