La camorra avrebbe messo le mani anche sui lavori di demolizione che riguardano il ponte Morandi, una parte del quale era crollato lo scorso 14 agosto. Ne è convinta la Dia di Genova che, questa mattina, sta eseguendo due ordinanze di custodia cautelare, tra Liguria e Campania.
Nella vicenda è implicato l'amministratore di fatto della Tecnodem S.r.l. di Napoli, la società in subappalto, impegnata nella demolizione del viadotto sul Porcevera. Un'interdittiva antimafia, però, aveva estromesso l'azienda dai lavori perché, dai primi accertamenti, era emerso come i vertici della ditta demolitrice fossero vicini "ad elementi inseriti in organizzazioni camorriste". Oltre all'amministratore di Tecnodem, è stata notificata l'ordinanza di custodia a una donna, "considerata prestanome nell'ambito della medesima compagine societaria". La Dia di Genova sta eseguendo anche una serie di perquisizioni, disponendo sequestri preventivi.
L'indagine, che ha portato all'emissione dei due provvedimenti di questa mattina, aveva già portato, nel mese di maggio ad "un'informazione interdittiva a carico della stessa azienda che era stata così estromessa da un subappalto di centomila euro, relativo appunto alla demolizione del Ponte Morandi".
L'interdizione era stata possibile "sulla base dei primi accertamenti di carattere amministrativo", nell'ambito dell'indagine diretta e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e condotta dalla Dia di Genova.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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