È finito (per sempre) il caso Marò. Scatta il risarcimento per l'India

La giustizia indiana ha chiuso tutte le cause contro i due marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che erano stati accusati di aver ucciso due pescatori nel 2012

È finito (per sempre) il caso Marò. Scatta il risarcimento per l'India

La Corte Suprema indiana ha chiuso tutte le cause contro i due marò italiani che erano stati accusati di aver ucciso nel 2012 due pescatori indiani scambiati per pirati, al largo della costa del Kerala. La notizia è stata riportata dai media indiani. Dopo quasi una dieci anni dall’apertura del caso, la giustizia di Delhi ha quindi messo la parola fine al contenzioso con Roma che vedeva al centro della partita i due fucilieri, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Marò sotto accusa per quasi 10 anni

Ricordiamo che i due marò, nove anni fa erano di scorta alla nave Enrica Lexie. Durante il loro lavoro aprirono il fuoco contro un peschereccio, il St. Antony, che era stato scambiato per una nave dei pirati, uccidendo due pescatori, Ajeesh Pink e Valentine Jelastine, che si trovavano a bordo dell’imbarcazione ritenuta una minaccia. Immediatamente i due militari italiani vennero arrestati e da quel momento ebbe inizio il loro calvario giudiziario internazionale. Anche quando i marò riuscirono a ottenere il rimpatrio in Italia, continuarono comunque a rimanere sotto accusa da parte delle autorità indiane.

Si arrivò quindi a luglio 2020, quando il Tribunale arbitrale internazionale stabilì, visto che all’epoca dei fatti i due fucilieri godevano di immunità funzionale, che dovessero essere processati in Italia. Dello scorso aprile l’accordo stretto tra Roma e New Delhi per un risarcimento, da parte dello Stato italiano al ministero degli Esteri di Delhi, di 100 milioni di rupie, ovvero all’incirca 1,1 milioni di euro. Il risarcimento è stato accettato da parte dei proprietari dell’imbarcazione, del governo indiano, dello Stato del Kerala e degli eredi dei due pescatori. In una nota della Corte, riportata dai media locali, si legge: “Siamo soddisfatti che il pagamento ex gratia già presentato possa essere considerato un importo ragionevole di compensazione e interesse degli eredi. Riteniamo che sia adatto a chiudere tutti i procedimenti in India, compresi i procedimenti penali”.

Il risarcimento milionario

Adesso i familiari dei due pescatori rimasti uccisi riceveranno 40 milioni di rupie a famiglia, mentre la cifra restante, ovvero 20 milioni, andrà a risarcire Freddy Bosco, il proprietario del peschereccio St.Antony che rimase coinvolto nello scontro a fuoco.

Come riportato dai media indiani è quindi arrivata, da parte della Corte Suprema, la chiusura definitiva di ogni procedimento nei confronti dei due marò. E forse termineranno anche le tante polemiche che hanno accompagnato questo lungo caso giudiziario.

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