Inizierà il 19 luglio di quest'anno il processo a Diego Armando Maradona, accusato di diffamazione nei confronti dell'agenzia delle Entrate e per questo rinviato davanti al giudice monocratico di Roma, insieme all'avvocato difensore Angelo Pisani.
Il pubblico ministero Nicola Maiorano sostiene che tra maggio e giugno del 2012 l'ex campione di calcio argentino abbia reso "una serie di dichiarazioni, tra interventi pubblici e interviste a organi di informazione" in cui aveva ripetuto più volte di essere vittima di una persecuzione strumentale da parte di Equitalia.
Maradona aveva denunciato l'utilizzo di documentazione falsa e procedure irregolari, "che lo avevano portato vicino a gesti irreparabili". Equitalia ha annunciato che si costituirà parte civile nel processo.
Critici gli avvocati dell'ex calciatore e del secondo imputato, Sergio Pisani e Damiano De Rosa. Hanno fatto presente che il giudice non avrebbe tenuto conto della competenza territoriale, che indicava in Cassino la sede più adatta al processo, perché la più vicina al luogo dove il giornale viene stampato.
I legali
avevano anche depositato la sentenza della Commissione tributaria. "Scagiona completamente Maradona dalle sue pendenza e quindi le sue dichiarazioni, seppure aspre nei toni, rientrano in un alveo di legittimità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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