Prende corpo il programma sostenuto con forza anche dalle sardine con lo scopo di aggiungere un'altra nave battente bandiera italiana nel Mediterraneo per provvedere al recupero di imbarcazioni cariche di extracomunitari al largo della Libia e traghettarle fino alle coste del nostro Paese.
Neppure l'emergenza sanitaria Covid ed il conseguente pesante periodo di crisi economica seguito alle restrizioni imposte dal governo ha arrestato una corsa iniziata lo scorso luglio, quando durante una conferenza stampa era stato annunciato il progetto. Progetto battezzato ResQ-People Saving People, presentato dall'ex magistrato di Mani pulite Gherardo Colombo, presidente onorario della associazione.
Secondo quanto annunciato in anteprima si dovrebbe provvedere in primis a realizzare una concreta attività in mare: per lo scopo si pensò ad una nave di 40 metri con un equipaggio composto da 10 responsabili tecnici, 9 tra medici e infermieri, volontari soccorritori e giornalisti e fotografi per documentare il tutto. Ulteriori imbarcazioni, due gommoni, per avvicinare i natanti carichi di stranieri e riportarli a bordo della nave madre. La fase successiva quella di celebrare e promuovere l'attività della associazione, finanziando interventi nelle scuole ed incontri pubblici, col dichiarato scopo di "creare una società più consapevole, rispettosa dei Diritti Umani e accogliente", si disse durante la conferenza, come riportato da FanPage.
Costo della nave e finanziamento di un anno di attività stimato intorno ai 2,1 milioni di euro, anche se per iniziare (allestimento imbarcazione e copertura di 3 mesi), gli organizzatori avevano ritenuto "sufficiente" raccogliere un milione di euro tramite crowfunding. L'annuncio entusiastico era stato dato da Mattia Santori e Giulia Trappoloni, due dei fondatori delle sardine. "C'è chi impacchetta la porta di Lampedusa, così come chi dà alle fiamme il campo di Moria a Lesbo, chi insulta Carola Rackete, chi accoglie gli sbarchi con manifestazioni di sdegno e chi firma i decreti sicurezza: non è più tempo di stare a guardare, l'indignazione non basta", avevano spiegato, come riportato da Repubblica. "Per questo, dopo aver sostenuto la raccolta fondi di Mediterranea, sosterremo una nuova avventura, perché non vogliamo abituarci a chi muore di fronte alle nostre coste. Speriamo di poter presto festeggiare l'inizio delle missioni di ResQ, e speriamo di poter presto festeggiare una flotta umanitaria sempre più numerosa".
Ecco perchè è partita oggi "Tra il dire e il mare: 8 ore per fare una nave", una vera e propria maratona social (0re 11-19) per proseguire nella raccolta dei fondi necessari, supportata proprio dai pesciolini sulla pagina Facebook. "Le Sardine per Natale hanno espresso un desiderio: una nuova nave umanitaria nel Mediterraneo!", si legge nella didascalia posta accanto alla diretta."Più che un regalo è un sogno, aiutateci a realizzarlo, aiutateci ad aggiungere un'imbarcazione alla flotta umanitaria della società civile. Ci vediamo dalle 11:00 con Mattia Santori, Giulia Trappoloni, Pif, Gad Lerner, Giulia Michelini, Saverio Tommasi, Modena City Ramblers, Frankie hi-nrg, Padre Alex Zanotelli, Pietro Bartolo e molti altri...". Tra questi "altri", per citarne alcuni, Laura Boldrini, Lella Costa e Giovanni Storti, il velista Giovanni Soldini ed Elio.
"Il 13 dicembre, Santa Lucia, nel giorno della festa invernale della luce possiamo provare a raggiungere quel traguardo", ha spiegato il presidente della associazione Luciano Scalettari , come riportato da FanPage.
"Anche 5, 10, 100 euro possono essere importanti per comprare un salvagente, un ricambio di biancheria per i naufraghi, contribuire a comprare il timone. Santa Lucia è anche la festa della Luce: accendiamo tutti insieme la speranza". Insomma per Natale le Sardine vogliono regalarci un'altra nave per dare una mano all'invasione dei migranti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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