Sergio Marchionne non c'è più. L'ex ad di Fca, dopo le voci sulle sue condizioni di salute e il rocambolesco cambio alla guida dell'azienda torinese, è morto all'ospedale di Zurigo dove era entrato per una operazione.
Nei primi giorni si era parlato di un intervento alla spalla, ma in molti avevano ipotizzato che dietro il decesso ci fosse un tumore al polmone. Voci in qualche modo rinfocolate dalla lettera inviata al Corriere da Franzo Grande Stevens, dove l'ex legale degli Agnelli aveva confidato che Marchionne sarebbe stato tradito dalle sue sigarette.
Il giorno della sua morte fonti vicine alla famiglia avevano fatto trapelare che le cause del decesso fossero delle "inattese e improvvise" conseguenze post operatorie che lo avrebbero portato a subire un arresto cardiaco. Portato subito in rianimazione, l'ex ad non dipendeva dalle macchine ma dopo qualche ora un secondo arresto del cuore lo ha portato alla morte prematura.
Ora, però, è l'ospedale di Zurigo a parlare e a fare chiarezza sul decesso di Marchionne. Il manager - si legge in un comunicato - "era paziente dell'ospedale universitario di Zurigo. Da oltre un anno si recava a cadenza regolare presso il nostro ospedale al fine di curare una grave malattia. Nonostante il ricorso a tutti i trattamenti offerti dalla medicina più all'avanguardia, il signor Marchionne è purtroppo venuto a mancare. Addolorati oltremisura per la sua scomparsa, rivolgiamo alla famiglia il nostro più accorato cordoglio".
Di più, è chiaro, i medici non possono dire. Non chiariscono di quale "grave malattia" si trattasse. Ma hanno voluto far chiarezza "al fine di frenare il susseguirsi di ulteriori speculazioni" sulla cura offerta al manager. "La fiducia dei/delle pazienti nei confronti del ricorso alle migliori terapie possibili e nella discrezione è cruciale per un ospedale - continua il comunicato - L'Ospedale universitario di Zurigo (USZ) attribuisce enorme importanza al segreto professionale, e questo vale in egual misura per tutti i pazienti e le pazienti. Lo stato di salute è materia del/della paziente o dei relativi famigliari. Per questo motivo fino a questo momento l'USZ non ha preso posizione in merito all'ospedalizzazione e al trattamento del signor Sergio Marchionne. Attualmente l'USZ è oggetto di diverse voci tendenziose da parte dei media relativamente alla sua cura".
Sul caso è intervenuta, con una nota, anche Fca. "Fca non è in grado di commentare le dichiarazioni dell'Ospedale Universitario di Zurigo. Per motivi di privacy sanitaria, la società non aveva conoscenza dei fatti relativi allo stato di salute del dottor Marchionne", si legge. "La società - prosegue la nota - ha appreso che il dottor Marchionne aveva subito un intervento chirurgico ed ha emesso una dichiarazione al riguardo.
Venerdì 20 luglio la società è stata informata dalla famiglia del dottor Marchionne senza alcun dettaglio del serio deterioramento delle sue condizioni e che di conseguenza egli non sarebbe stato in grado di tornare al lavoro". E così "la società ha, quindi, prontamente assunto ed annunciato le necessarie iniziative il giorno seguente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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