Mariam Moustafa, la ragazza di 18 anni che è stata aggredita a Londra da una babygang e che è poi morta dopo tre settimane di agonia, potrebbe essere stata perseguitata per mesi. E l'aggressione che le è stata fatale, l'ultima in ordine di tempo, potrebbe rappresentare solo la fase culminante di queste angherie.
La giovane era stata pestata su un autobus da un gruppo di ragazze lo scorso 20 febbraio. Trasferita in ospedale, Mariam sarebbe stata dimessa dopo qualche ora. Entrata in coma durante la mattina successiva, l'italo-egiziana è morta tre giorni fa. La polizia di Notthingam, secondo il quotidiano inglese The Sun, ha confermato il pestaggio. Gli investigatori avrebbero individuato le persone presenti sul bus quella sera. Ma Mariam, in passato, era già stata aggredita.
Questo, almeno, è quanto si deduce dalle dichiarazioni della madre della ragazza: "Alcune di quelle ragazze - si legge sul Corriere della Sera - ad agosto avevano rotto la gamba di Mariam e riempito di pugni la sorella più piccola Mallak, di 15 anni. Una sera di una settimana fa, poi, hanno anche tirato delle uova contro la nostra porta di casa", ha detto la signora Nasreen alle "Iene". Rivelazioni che andranno in onda durante la puntata di questa sera su Italia1. Una versione che sarebbe stata confermata anche dallo zio della vittima.
L'italo-egiziana si era trasferita quattro anni fa a Notthingam dopo essere cresciuta sul litorale di Ostia. Il sospetto, sul quale la polizia inglese sta indagando, è che alla radice delle sopraffazioni subite ci fossero delle motivazioni razziali. "Black Rose" è il nomignolo con cui veniva chiamata durante il pestaggio sul bus. La procura di Roma ha aperto un fascicolo, attraverso il quale si indaga per omicidio, affidandolo al pm Sergio Colaiocco.
"Mariam - ha ricordato poi Emanuele Smeraldo, il fidanzato della giovane in questione ai tempi di Ostia - era una ragazza piena di vita, sorrideva sempre anche davanti alle difficoltà". E ancora: "Abbiamo trascorso sei anni insieme sui banchi di scuola, è assurdo che la sua vita sia finita così". Mariam è definita come una ragazza forte, dato che in passato aveva superato un un difetto congenito al cuore. "L’anno scorso - ha detto l'ex fidanzato - era tornata e ci eravamo rivisti. Era molto felice di stare lì, di coronare il suo sogno di diventare ingegnere. Nonostante le mancassero gli amici romani, era una studentessa modello".
Quando l'italo-egiziana è stata pestata dalla babygand aveva da poco appreso una importante novità: era stata ammessa alla facoltà di Ingegneria.Mariam, in definitiva, potrebbe essere stata oggetto di continui soprusi per un solo motivo: essere italo-egiziana.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.