Crollo Marmolada, trovata l’undicesima e ultima vittima

L’undicesima vittima della tragedia sulla Marmolada è stata recuperata. Si tratta dell’ultima persona che risultava ancora dispersa. Tutte le vittime sono state recuperate

Crollo Marmolada, trovata l’undicesima e ultima vittima

Anche l’undicesima vittima della tragedia sulla Marmolada è stata recuperata. Si tratta dell’ultima persona che risultava ancora dispersa e quindi, tutte le vittime della strage per ora accertate sono state individuate. Secondo quanto appreso dall’Ansa i resti dell'ultimo alpinista ancora disperso sono stati recuperati e si trovano adesso in fase di identificazione. Gli esami del dna che sono svolti dai carabinieri del Ris portano così il bilancio delle vittime del crollo del ghiacciao a undici persone e sette feriti ricoverati a Trento e in altri ospedali.

È il Veneto a pagare di più

Il bilancio di 11 morti è a questo punto definitivo. L’elenco degli alpinisti travolti dalla valanga di massi, detriti e ghiaccio, nelle mani degli investigatori si è tragicamente completato. Ai sei corpi già identificati dai parenti, appartenenti a quattro italiani (Filippo Bari, Paolo Dani,Tommaso Carollo e Liliana Bertoldi) e ai due escursionisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda), si sono andati ad aggiungere i cinque che fino a questo momento erano considerati dispersi dai soccorritori, tutti originari del Veneto: i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina e il più giovane di tutti, Nicolò Zavatta, di soli 22 anni. Tra le vittime ci sono tre donne. Pesante il bilancio per il Veneto con conta ben otto vittime.

La squadra di ricerca era composta da più parti: Soccorso alpino e speleologico Trentino, Corpo nazionale del soccorso alpino, Soccorso alpino della Guardia di finanza con due unità cinofile, Servizio cinofili dell'Arma dei carabinieri, Squadra di soccorso alpino dell'Arma dei Carabinieri, Centro addestramento alpino di Moena della Polizia di Stato, Distretto dei Vigili del fuoco volontari della Val di Fassa, Corpo vigili del fuoco permanente di Trento.

Continuano le ricerche

Lo slancio fondamentale al riconoscimento è arrivato dai laboratori del Ris di Parma che hanno permesso di attribuire una identità certa ai corpi. Le ricerche non si sono però ancora concluse, continueranno ad andare avanti per cercare di recuperare quanti più elementi possibili, sia quelli che possono aiutare nelle indagini, sia gli oggetti da restituire ai familiari delle vittime.

Le indagini dovranno anche appurare se vi siano dei colpevoli e se si sarebbero potuti evitare tutti i morti che invece ci sono stati, o se davvero si è trattato di un evento che nessuno avrebbe potuto prevedere in anticipo.

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