È finito in manette sabato scorso un marocchino di 29 anni accusato di maltrattamenti e atti persecutori nei confronti di una giovane residente di Novi Ligure. Il magrebino non accettava la fine della relazione con la donna, nell'abitazione della quale aveva trovato inoltre un alloggio sicuro.
Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, i due avevano cominciato a frequentarsi a giugno, dando quasi subito inizio anche ad una convivenza. Il 29enne, clandestino, senza fissa dimora e con un arresto alle spalle per aver fornito false generalità, non aveva infatti un posto dove vivere, motivo per cui si era trasferito in pianta stabile dalla compagna.
I suoi comportamenti violenti e dispotici, emersi in breve tempo, avevano tuttavia portato velocemente alla fine della relazione. Per mesi la donna aveva sopportato i soprusi del nordafricano, che riusciva a diventare ancor più violento dopo l'abuso di alcolici e droghe. Negli ultimi due mesi non sono mancate le aggressioni fisiche, anche in mezzo alla strada. La vittima è stata presa a bottigliate, oppure a pugni in pieno volto. Non solo. Il marocchino sarebbe arrivato a sfogare la propria rabbia anche sui gatti della donna, maltrattati e presi a calci per punirla.
Dopo questa lunga serie di violenze, la vittima ha finalmente deciso di reagire. Lo scorso 11 ottobre, in seguito all'ultima aggressione, ha messo il nordafricano alla porta, intimandogli di andarsene. L'uomo, tuttavia, non ha voluto saperne di troncare i rapporti con lei, e da quel giorno ha cominciato a perseguitarla.
Appostamenti sotto casa e davanti al bar dove la giovane lavora, fino alla folle decisione di sistemarsi stabilmente nella cantina del palazzo in cui vive la vittima. Un caso di stalking in piena regola, arrivato per la prima volta all'attenzione dei carabinieri della compagnia di Novi Ligure lo scorso 15 ottobre, quando la giovane, spaventata, ha deciso di denunciare. I militari hanno così cominciato a monitorare lo straniero, raccogliendo anche la segnalazione di un gruppo di adolescenti, minacciati dallo stesso mentre trascorrevano il pomeriggio nei giardinetti del palazzo dove vive la ragazza.
Sabato scorso, finalmente, l'arresto in flagranza di reato, quando gli uomini
dell'Arma hanno sorpreso il 29enne appostato nei pressi del bar dove lavora la vittima.Accusato di stalking, Alfadil Eljanati, questo il nome del marocchino, si trova ora dietro le sbarre del carcere, in attesa di giudizio.
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