Marta Novello, la studentessa trevigiana di 26 anni aggredita lo scorso lunedì 22 marzo in pieno giorno con più di 20 coltellate, sta decisamente meglio e oggi lascerà forse il reparto di Rianimazione. La ragazza risponde alle cure, parla ed è lucida. Tanto da ricordare l’aggressione subita ed essere consapevole di quanto avvenuto quel tragico pomeriggio. Due gli interventi chirurgici che Marta ha dovuto subire, uno al polmone e l’altro agli arti, dopo che era giunta all’ospedale di Treviso trafitta con un coltello al torace. La giovane era stata aggredita mentre praticava jogging in via Marignana, una strada periferica di campagna. A colpirla ripetutamente con un oggetto contundente, sarebbe stato un ragazzino di soli 15 anni.
Marta: "Voleva rubarmi il portafoglio"
Come riportato dal Corriere, Stefano Formentini, direttore della funzione ospedaliera dell'Usl 2, sembra essere ottimista: “Nelle prossime ore scioglieremo la prognosi, per fortuna la paziente continua a migliorare”. Marta continua a migliorare, parla ed è lucida. Al punto da ricordare il suo aggressore e quel tragico pomeriggio quando alle 17 è stata assalita. Sembra infatti che la ragazza abbia parlato con alcuni operatori sanitari, raccontando del giovane che le si è avvicinato con un coltello in mano, delle pugnalate e della sua paura. I militari hanno posto in arresto il minore accusato di tentato omicidio e grazie ai ricordi di Marta potranno cercare di ricostruire la dinamica, e anche il movente, di quanto avvenuto. La 26enne avrebbe detto ai suoi primi soccorritori, prima di pedere i sensi : “Voleva rubarmi il portafoglio”.
Secondo quanto dichiarato dalla madre del presunto colpevole però, la famiglia non ha problemi di soldi, il figlio non fa uso di droghe e fuma poco. Perché allora aveva un disperato bisogno di quei soldi, che lo ha portato ad accoltellare una ragazza? Intanto, questa mattina, in un'aula del tribunale per i minorenni di Venezia, si svolgerà l'udienza di convalida dell'arresto. Il giorno della rapina il 15enne, difeso dall’avvocato Matteo Scussat, si era avvalso della facoltà di non rispondere. Oggi potrebbe però decidere di parlare, spiegando così al magistrato Giulia Dal Pos cosa l’abbia portato ad aggredire Marta Novello e a pugnalarla con un coltello che aveva rubato poco tempo prima dalla cucina di casa, mentre la madre si trovava sotto la doccia.
Il 15enne era cambiato con il lockdown
La mamma del minorenne aveva subito detto che con il lockdown suo figlio era cambiato. “L'unica ipotesi che riesco a fare è questa: che il suo cervello abbia avuto una sorta di blackout”.
Anche il legale del ragazzino ha parlato di “modalità e circostanze dell'azione che fanno pensare a un disagio, a un disturbo che andrà indagato”. Probabilmente verrà richiesta al magistrato una perizia psichiatrica per cercare di capire se il 15enne fosse in grado di intendere e di volere quando ha accoltellato la sua vittima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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