Marxista sfegatato, 85 anni, ha lanciato uova a Berlusconi fuori dal Nazareno

Si definisce "marxista e indignato", sabato ha contestato l'incontro tra Berlusconi e Renzi

Marxista sfegatato, 85 anni, ha lanciato uova a Berlusconi fuori dal Nazareno

C'è un uomo che è fermamente convinto che lanciare le uova contro un avversario sia un atto politico. E' Giuseppe Salomè, 85 anni, alle spalle una lunga militanza nel Pci di Berlinguer. Si definisce "marxista e indignato" e rivendica il diritto di lanciare le uova come gesto di dissenso. Negli ultimi anni ha votato Di Pietro e Ingroia. Alle comunali di Roma scelse Rutelli. Critico nei confronti del Pd, sabato ha pensato bene di andare a contestare il Cavaliere che andava ad incontrare Renzi nella sede dei democratici al Nazareno. Era in piazza, insieme ad altre persone che inveivano contro il Cav e gridavano vergogna. Lui aveva con sé delle uova e le ha lanciate contro l'auto dell'ex presidente del Coinsiglio. Ha scritto una lettera al Fatto per rivendicare la propria azione "politica".

Dopo aver rivendicato le proprie vecchie lotte "per la sinistra di classe", elencando diverse sigle, lamenta il fatto di trovarsi senza un partito marxista. E indica i responsabili in Craxi, Occhetto, D'Alema, Veltroni, Fassino e Violante. "Questa disgustosa realtà - prosegue - è stata aggravata quando si sono diffuse le voci di un incontro che Renzi voleva avere con Berlusconi... presso la sede di un partito che avrebbe (o dovrebbe avere) tra i suoi vecchi storici dirigenti uomini come Enrico Berlinguer e Aldo Moro! E questa scelta - puntualizza - mi è sembrata una vera profanazione, un insulto folle..."

E cosa pensa di fare Salomè per manifestare al meglio il proprio sdegno? Lo racconta lui stesso: "Mi sono messo quattro uova nelle tasche del cappotto e alle 15.30 ero al Nazareno, dove pensavo di trovare centinaia di compagni ferocemente incazzati". Con sua sorpresa, invece, trova solo una "cinquantina di patetici contestatori" con un centinaio scarso di carabinieri.

Racconta poi di essersi intrufolato, all'arrivo dell'auto del Cav, e avvicinatosi al mezzo ha lanciato due uova verso il lato destro e il vetro posteriore. Solo due uova anziché quattro. Perché? Nel frattempo, racconta, un maresciallo guardandolo incrddulo gli ha detto: "Ma che fa? Si fermi. Mi consegni un documento". E lui ha obbedito. Le altre due uova che aveva con sé avrebbe voluto tirarle dopo, a incontro Renzi-Berlusconi finito. Ma le forze dell'ordine hanno allontanato i contestatori. Così ha atteso per qualche ora posizionandosi non lontano dal portone della direzione Pd. Gli ultimi due "regalini" avrebbe voluto lanciarli contro qualche esponente democratico.

Ma, uscita la voce che Renzi aveva già fatto la conferenza stampa, annunciando la piena sintonia col Cavaliere, e che non si sapeva con esattezza quando sarebbe uscito dalla sede, ha deciso di tornarsene a casa. Non è pentito, anzi si dice contento di ciò che ha fatto. Una inutile strapazzata di uova in salsa rossa.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica