Mascherine e gel, blitz della Finanza nei negozi a Ventimiglia

Gli agenti della guardia di finanza hanno intrapreso una serie di controlli tra le attività commerciali al confine italo francese di Ventimiglia, contro chi specula sulla vendita di prodotti per l'igiene, a fronte dell'emergenza coronavirus

Mascherine e gel, blitz della Finanza nei negozi a Ventimiglia

Ormai ha fatto il giro dei social la foto della confezione di Amuchina al prezzo di 219 euro, e che dire di un'altra immagine quella della cena a lume di candela con una bottiglia di Amuchina sul tavolo, al posto del classico champagne e potremo ancora continuare. Il famoso gel igienizzante è un po' diventato l'emblema di questa affannosa corsa per dribblare il temibile coronavirus, ma anche di una vergognosa, speculazione che fa leva sulla psicosi sociale per trarre ingiusti profitti.

Dal giorno in cui è stato annunciato il primo caso di contagio in Italia - oggi se ne contano a centinaia - i prodotti per l'igiene personale hanno subito un'impennata nelle vendite, tanto che molti supermercati e farmacie, ne sono ora sprovvisti anche nella vicina Costa Azzurra francese.

Qualcuno ne ha pure approfittato, applicando prezzi esorbitanti. Per questo motivo la guardia di finanza al confine italo francese di Ventimiglia, in provincia di Imperia, ha promosso una serie di controlli tra gli esercizi commerciali, per verificare eventuali speculazioni, non solo nei confronti degli italiani, ma anche dei francesi che ogni giorno si recano al confine, attratti dai prezzi più favorevoli.

I controlli si svilupperanno in maniera molto semplice: i militari chiederanno al negoziante di fornire le fatture di acquisto per un risconto sul prodotto venduto e se il ricarico applicato dovesse rivelarsi maggiore del previsto, ecco che scatta la multa. Si tratta di una sanzione amministrativa, che dovrà essere valutata caso per caso e che comunque si preannuncia particolarmente salata.

Analoga attività di controllo potrebbe partire a breve, a livello provinciale, sui siti internet che mettono in vendita mascherine o altri prodotti per l'igiene personale, dove improvvisamente compare la scritta "per coronavirus" e i prezzi naturalmente sono alle stelle. Sulla mascherina, in particolare, bisogna prestare molta attenzione, perché non sempre sono idonee a proteggere dal virus. Ci vogliono infatti quelle speciali.

Dopo l'allarme di ieri a Sanremo - ma che ha visto coinvolta un po' tutta la Liguria - di truffatori che offrivano test gratis sul coronavirus (il cosiddetto tampone) a sprovveduti cittadini, sembra ora che si stia creando un mercato

parallelo. Fino all'altro giorno, il disinfettante sembrava una soluzione da adottare solo per i viaggi nel terzo mondo, oggi invece sta diventando la regola prima di sedersi a pranzo nel ristorante o di fare colazione al bar.

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