Massimo Galli è stato uno degli ospiti della puntata de L'aria di domenica in onda ieri, 20 dicembre, su La7. Nel salotto di Myrta Merlino, tra i tanti temi discussi c'era il vaccino, argomento caldo in queste settimane. Oggi l'Ema dovrebbe dare l'ok al vaccino Pfizer e non ci dovrebbero essere sorprese dell'ultimo minuto in tal senso. Entro fine anno, tra Natale e Santo Stefano, in Europa dovrebbe esserci il V-day, lo start simbolico delle vaccinazioni, che in Italia cominceranno a regime solo (probabilmente) nella seconda decade di gennaio. Ma i dubbi sono ancora tanti anche tra i medici, con i quali però il virologo dell'ospedale Sacco non va particolarmente leggero.
Sono tanti i professionisti della sanità che, non essendo obbligatorio, hanno dichiarato la loro contrarietà all'effettuazione del vaccino. Una scelta lecita e che spetta alla sensibilità e al senso di responsabilità di ognuno. Ma è proprio al senso di responsabilità di chi lavora in ambiente sanitario che si è appella Massimo Galli durante il suo intervento a L'aria di domenica. "Medici e infermieri devono fare il vaccino anti-Covid. Chi opera in campo sanitario e si rifiuta, deve cambiare mestiere", ha detto il virologo dell'ospedale milanese senza usare mezze misure o giri di parole. Infatti, se da una parte Massimo Galli si dice tollerante verso i "civili" che avanzano dubbi verso i vaccini e la loro efficacia, non può dire lo stesso per quanto riguarda i medici, gli infermieri e gli operatori che quotidianamente operano negli ospedali e nelle strutture sanitarie: "Sono meno tollerante nei confronti di certe posizioni nell'ambito di determinate professioni, perché chi svolge un lavoro d'ordine sanitario e chi ha comunque degli incarichi di pubblico servizio, non può permettersi di essere riluttante".
Le parole di Massimo Galli si inseriscono in contesto più ampio nel corso della discussione in studio, dove Myrta Merlino si è proposta come volontaria per la somministrazione del vaccino, sottoponendo ancora una volta il tema del possibile "patentino di immunità". Questa proposta è già stata avanzata e rigettata più volte, proprio perché non esiste in Italia l'obbligatorietà al vaccino.
Eppure Myrta Merlino sembra convinta che si possa proseguire su quella strada, inibendo ai non vaccinati la possibilità di accesso ai servizi essenziali. Una possibilità che anche Massimo Galli ha rigettato, sostenendo l'eventualità di un effetto contrario a quello desiderato. Piuttosto, per il virologo, dovrebbe essere necessario aprire un dialogo chiaro con la gente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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