Se non ci aveva mai provato nessuno, forse un motivo c'era. Deve averci pensato giusto il tempo di qualche istante, zuppo e avvillito, mentre le impetuose correnti della Manica lo sbattevano in giro per il canale. Però, risalito sull'imbarcazione di sostegno, aveva scrollato le spalle, si era asciugato e aveva puntato dritto a riprovarci subito. Franky Zapata, atleta e inventore francese, sarebbe decollato di nuovo.
Come fai, del resto, a deporre le armi se sei un campione mondiale di Jet-ski? Che, tradotto, significa mettersi sotto ai piedi un Flyboard, ovvero una piattaforma spinta da propulsori alimentati a cherosene, e librarsi in aria. "Franky è l'uomo volante, ce la farà", sussurrava la folla asserragliata sulla costa e lungo la spiaggia di Sangatte, a due passi da Calais, nel luglio del 2019. Il congegno che l'avrebbe issato in cielo l'aveva costruito direttamente lui. Come dire: mi fido di tutti, ma mi fido di più di me stesso.
Non che il rischio che correva fosse mortale, ma comunque precipitare nel bel mezzo della Manica mentre la stai sorvolando non è l'esperienza più piacevole della vita. Anche perché lui ne sapeva qualcosa, essendoci, appunto, già finito dentro. L'impresa, a questo punto si sarà intuito, era la seguente: trasvolare dalla Francia all'Inghilterra, da Calais a Dover, senza soste intermedie se non una, su una nave, per rifornirsi del carburante necessario. Roba mai tentata prima.
Nulla di semplice, specie perché il trabiccolo che doveva condurlo ad adagiarsi su Saint Margaret's Bay, sull'altra sponda, era interamente da pilotare a mano. Si trattava dunque di calcolare al millimetro l'influenza dei venti ed il consumo di cherosene, ottimizzando per questo la traiettoria. Stavolta la sua equipe aveva cercato di facilitargli le cose, piazzando nelle acque territoriali francesi un'imbarcazione più grande di quella che aveva mancato, naufragando, al primo tentativo.
Così Zapata, cognome esotico per essere un francofono, l'aveva spuntata. Era docilmente planato sulla piattaforma per il rifornimento, ripartendo subito dopo. Tempo totale: 20 minuti. Stavolta senza intralci. Sulla spiaggia, in Inghilterra, una nutrita comitiva locale aveva accolto ed applaudito il nuovo folgorante record. E la gloria, per Zapata, non si era interrotta qui.
Poche settimane dopo gli era giunta la notizia che il Ministero della Difesa francese intendeva utilizzare la sua invenzione - presentata in pompa magna agli Champs-Elysees, davanti al presidente Emmanuel Macron - per scopi militari. A volte bastano venti minuti sospesi sopra una distesa d'acqua per cambiare il corso di una vita.
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