Un nuovo caso di violenza all'interno di un asilo nido fa riaccendere i riflettori sul rapporto, oggi molto discusso, tra alunni e insegnanti. L'ultimo caso è accaduto in un istituto di Matera, in Basilicata. È finita nei guai un'insegnante di 64 anni. La donna minacciava e offendeva i bambini, schiaffeggiandoli "anche a due mani" e posizionandoli "con forza con la faccia contro il muro o con la testa sul banco" come si legge sulle motivazioni riportate dalla polizia intervenuta dopo le segnalazioni dei genitori.
La 64enne è accusata di maltrattamenti aggravati a danno di minorenni, per questo verrà sospesa dal suo incarico per sei mesi. È la decisione emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale del capoluogo lucano.
Le condotte violente, riscontrate dagli agenti attraverso le intercettazioni audio e video dell'aula in questione, consistevano, inoltre, nel gridare verso i piccoli colpendo ripetutamente con la bacchetta la cattedra accompagnando questo gesto con le parole "ordine e disciplina".
La donna, inoltre, è emerso dalle immagini dei video, strattonava i piccoli alunni, chiamandoli con numerosi epiteti offensivi, minacciandoli e, come detto, sferrando loro schiaffi.
Dalle indagini è emersa "l'incapacità - dell'insegnante - di contenere talvolta anche l'esuberanza dei piccoli, con i normali mezzi educativi, ma ricorrendo all´uso della violenza con un atteggiamento irato e stizzito".
Inoltre, "questi comportamenti - concludono gli investigatori - hanno minato l'integrità psico-fisica di tutti i piccoli alunni che anche quando si trovavano presso le loro abitazioni istintivamente ponevano le mani di fronte al viso anche quando un genitore si avvicinava per dare una carezza o un bacio".
Purtroppo non è la prima volta che accade un episodio del genere. A Coquio Trevisago, un Comune in provincia di Varese, poco prima di Nataleè stato scoperto un altro "asilo degli orrori".
Un'insegnante avrebbe maltrattato i bambini dell'asilo a lei affidati, schiaffeggiandoli, usando violenza fisica e verbale nei loro confronti o, addirittura, lasciandoli soli per appartarsi con il compagno con cui avrebbe fatto sesso nell'istituto scolastico.
A far scattare le indagini dei carabinieri del comando locale è stata la segnalazione fatta dai genitori di uno dei bambini che mostrava disturbi del sonno con incubi, oltre a
difficoltà relazionali e reazioni autolesionistiche, segnali tali da indurre la famiglia a ritirare il piccolo dall'asilo. Tutto avrebbe avuto inizio a partire dal 2017 e ci sarebbero stati circa venti episodi accertati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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