Un amore malato, un chiodo fisso trasformatosi in ossessione implacabile e senza via d'uscita. È evaso dai domiciliari per raggiungere la casa della ex fidanzata e poterla incontrare, noncurante che proprio per atti persecutori verso la giovane donna era stato raggiunto dalla misura d’arresto.
È accaduto a Montalbano Jonico, in provincia di Matera, dove un 35enne è finito in manette per la seconda volta, fermato dai carabinieri della stazione lucana. L'uomo era sottoposto al regime degli arresti domiciliari proprio per stalking eppure si è allontanato senza alcuna giustificazione dall'abitazione ed è andato a casa della giovane donna chiedendo insistentemente di incontrarla. Il rifiuto è stato netto. Nel frattempo sono stati allertati i carabinieri da una telefonata della madre della giovane vittima. I militari dell'arma non hanno trovato il 35enne quando sono giunti sul posto e lo hanno poi bloccato mentre era ancora in strada e non era ancora rientrato a casa. Dopo le formalità di rito, l'uomo è stato condotto nel carcere di Matera.
Non è il primo, clamoroso, caso di stalking nel territorio della città Capitale europea della cultura per il 2019. E purtroppo una serie di episodi si sono susseguiti a distanza ravvicinata nel tempo. Nello scorso giugno un uomo fu raggiunto dal divieto di avvicinamento a meno di 400 metri dalla casa della sua ex compagna vittima di aggressioni e minacce (arrivava a chiamarla anche 78 volte al giorno).
Un altro caso che ha avuto risonanza mediatica nel marzo scorso è stato quello del vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, il 59enne Paolo Castelluccio (Pdl). Il politico è finito in cella con l'accusa di atti persecutori, violenza privata e miancce nei confronbti di una donna con la quale aveva avuto una relazione in precedenza, più volte interrotta e ripresa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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