In data 21 novembre 2019 il ministro dell'istruzione Lorenzo Fioramonti ha firmato alle 17:00 il Decreto Maturità, documento indicante le novità e le conferme dell'esame di stato. I cambiamenti saranno apportati già a partire da giugno 2020. Tra le modifiche ce ne sono due di una certa caratura. La prima riguarda il ritorno del tema di storia tra le tracce della prova scritta d'italiano. Il secondo cambiamento riguarda invece l'eliminazione delle buste per la prova orale, metodo questo introdotto dall'ex ministro Maeco Bussetti. Una contraddizione quella di Fioramonti il quale, in un primo momento, aveva promesso di non toccare l'esame di maturità. Tuttavia, gli studenti di quinta superiore avranno tempo di digerire i due precitati cambiamenti.
Maturità: modifiche per l'esame di stato
La valorizzazione della storia agli esami di maturità era stata caldeggiata da nomi di spicco della politica e cultura italiana quale Liliana Segre, Andrea Camilleri e lo storico Andrea Giardina. Questo, al fine di operare prettamente sulle gravi lacune ed amnesie da parte dei nostri studenti in tale disciplina. Nel corso dell'ultima edizione della Fiera Didacta a Firenze, Fioramonti aveva salutato con simpatia la lettera inviatagli da Segre, in cui era evidenziato come la storia oggi non sia studiata in maniera sufficiente ed opportuna. Intervistato da Repubblica, Fioramonti ha ufficializzato la storia come argomento canonico all'interno dell'esame di maturità.
Nel corso di una diretta a Skuola.net, il ministro dell'istruzione ha precisato: "Abbiamo fatto un'analisi, non vogliamo che l'esame di stato sia uno stress per i maturandi, non devono esistere trabocchetti. Gli esaminandi devono essere messi nelle condizioni di dimostrare quanto valgono e le buste all'orale erano un inutile ostacolo, un elemento di disturbo. Con la Maturità 2020 l'avvio del colloquio non sarà un sorteggio da lotteria, ma la commissione sottoporrà una poesia, un elaborato, una raffigurazione e gli studenti potranno iniziare la loro esposizione e fare i collegamenti tra le materie. La commissione preparerà il materiale e la allargherà davanti allo studente, senza sorprese".
Un lontano ricordo destinato a rimanere (almeno per il momento) negli annali della storia della maturità in Italia sarà la tesina, non confermata neanche per l'esame di stato 2020.
Essa altri non era che un elaborato preparato dagli studenti (su un argomento a piacere e che correlava discipline differenti) atto ad introdurre l'esame orale. Fioramonti ha svolto l'esame di stato alla fine degli anni '90 ed ha rivelato di aver preso il massimo dei voti: 60/60. Il ministro ha inoltre ammesso di avere un passato come "leader studentesco".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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