Dopo la rivoluzione dello scorso anno, l'esame di maturità subirà una nuova modifica. In un'intervista rilasciata a La Repubblica, Lorenzo Fioramonti ha annunciato il ripristino dell'obbligatorietà della traccia di storia nella prima prova: "Siamo riusciti a reintrodurla sotto la prova di tipo B che prevede l'analisi e la produzione di un testo argomentativo". Prima la commissione poteva decidere se dedicare o meno le tracce alla storia, ma ora con la nuova clausola si dispone "che una delle tre tracce incluse nella prova di tipo B sia obbligatoriamente dedicata alla storia".
"Storia è evoluzione umana"
Il ministro dell'Istruzione ha specificato che si tratta solamente del primo passo "di un percorso che prevede il rafforzamento dello studio della storia nelle scuole di ogni ordine e grado". Ha spiegato inoltre che va rivisto anche il metodo di insegnamento della disciplina: "La storia non può essere solo una sequela di date e di battaglie da mandare a memoria, ma il racconto di una evoluzione umana in ambiti che ancora ci riguardano come il progresso sociale, la conquista dei diritti civili, la partecipazione democratica".
L'intento del Miur è quello di raggiungere una periodizzazione diversa per consentire ai docenti di spiegare l'intero Novecento: "Non solo le due guerre mondiali con fascismo, comunismo e nazismo, ma anche il periodo che resta sempre nell'ombra ossia il secondo dopoguerra, il processo di industrializzazione, il boom economico, la globalizzazione".
Si tratta di un periodo storico che "deve acquistare centralità" e perciò "non può essere trascurato il percorso storico precedente". Fioramonti infine ha annunciato che, con il fine di arrivare alla contemporaneità, è in programma l'apertura di "un dialogo con gli storici".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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