Cinque manager del gruppo Google finiscono nei guai per la presunta evasione da 227 milioni di euro da parte del motore di ricerca.
I loro nomi sono stati iscritti nel registro degli indagati dai i pm milanesi, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Greco. Secondo l'ipotesi accusatoria la società non avrebbe pagato le tasse in Italia, pur svolgendo regolarmente attività nel nostro Paese, versando invece le imposte al Fisco irlandese, che ha aliquote più basse.
I 5 manager indagati - da quanto si apprende da fonti giudiziarie - siedono nel cda di Google Irlanda. Le indagini effettuate dalla Guardia di Finanza hanno fatto emergere che Google non avrebbe dichiarato ben 100 milioni di euro di fatturato realizzato in Italia tra il 2009 e il 2013, per il quale avrebbe dovuto pagare il 27% di imposte all'Erario.
Il motore di ricerca, secondo le Fiamme Gialle, avrebbe anche dovuto dichiarare circa 600 milioni di euro di royalties, sui quali avrebbe dovuto pagare circa 200 milioni al fisco italiano. Meno di due settimane fa la società si è vista notificare dai militari l'atto conclusivo del "processo verbale di accertamento", che ha messo fine alle attività di verifica durate due anni.
A questo punto per il colosso di Mountain View si aprono due strade: da una parte la società dovrà affrontare un
processo penale, dall'altra potrà decidere se accordarsi o aprire un contenzioso con l'Agenzia delle Entrate. E se il gruppo dovesse fare battaglia, rischia di vedersi recapitare un conto ben più salato.
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