Maxi incendio a Catania, panico in città: bagnanti evacuati con le motovedette

Ferito un vigile del fuoco che accusa un malore durante le operazioni di spegnimento degli incendi, bruciate decine di auto in viale Kennedy: è panico a Catania a due passi dal centro, le fiamme travolgono anche alcuni lidi nel quartiere Playa

Le fiamme attorno ai lidi di Catania
Le fiamme attorno ai lidi di Catania

Un vero e proprio inferno di fuoco piomba su Catania e, in particolare, su alcuni dei più frequentati lidi del capoluogo etneo. La situazione viene descritta come grave ed arrivano anche diversi appelli alla prudenza da parte delle istituzioni.

Tutto inizia poco dopo l’ora di pranzo, quando alcuni focolai vengono notati lungo viale Kennedy: si tratta del lungomare che percorre gran parte dei quartieri meridionali di Catania, in cui insistono alcuni dei più noti lidi che contraddistinguono la zona della “Playa”. Ogni giorno in estate centinaia di catanesi e turisti si riversano qui attratti da spiagge molto larghe a due passi dal centro.

Ma viale Kennedy è anche un’arteria vitale per la parte sud di Catania, visto che collega il porto con la zona industriale passando anche molto vicino ai limiti della pista dell’aeroporto di Fontanarossa. Un punto quindi delicato e trafficato e proprio la grande presenza di auto al momento dei primi roghi non permette un tempestivo intervento, anche perché il capoluogo etneo assieme ad alcune zone della provincia brucia già da ore con gli uomini dei vigili del fuoco e della forestale già in gran parte impegnati altrove.

Il vento di scirocco fa il resto, le fiamme si alimentano repentinamente e scoppia il vero e proprio inferno di cui parlano molti turisti sui social. Il fuoco avanza velocemente e rischia di mettere in trappola centinaia di bagnanti.

A farne le spese è il lido Europa, completamente avvolto dalle fiamme e raso al suolo. Di questa struttura quasi interamente di legno di fatto non rimane che cenere. Per fortuna i bagnanti in quel punto sono già stati fatti evacuare.

Ma il fumo appare sempre più denso, visibile sia dal porto che anche dal centro di Catania ed in tutta la città si scatena la paura. Anche perché viale Kennedy viene chiuso al traffico e la circolazione va in tilt in tutto il capoluogo etneo.

Nel primo pomeriggio la situazione degenera: le fiamme attaccano altri punti del lungomare della Playa, dalla prefettura si richiede l’intervento e la mobilitazione dei vigili del fuoco delle altre province siciliane. È di fatto una lotta contro il tempo, oltre che contro le fiamme. Anche perché l’incendio si avvicina pericolosamente ad un distributore di benzina e ad altri lidi di viale Kennedy.

L’aria nella zona dei roghi è quasi irrespirabile: tra il caldo e la cenere che ricopre il quartiere come nei giorni delle più violente eruzioni dell’Etna, la temperatura si fa molto alta. A farne le spese è uno dei vigili del fuoco accorsi in viale Kennedy, il quale accusa un malore e viene subito allontanato da un’ambulanza e trasportato presso l’ospedale Cannizzaro.

Le fiamme molto alte fanno sì inoltre che gli stessi vigili del fuoco consiglino ai bagnanti di rimanere in spiaggia: troppo pericoloso raggiungere il lungomare, oltre al fatto che una fuga generale creerebbe ulteriore traffico in un momento in cui invece i soccorsi hanno bisogno di ampio spazio per operare. Ma non tutti possono rimanere in spiaggia: c’è chi accusa malori per il caldo e chi non può deambulare. Per questo motivo una motovedetta della Guardia Costiera inizia a caricare a bordo alcuni bagnanti, trasferiti verso il porto di Catania.

Nel frattempo le fiamme travolgono anche decine di auto parcheggiate in viale Kennedy, rendendo la situazione ancora più drammatica. Come si legge su MeridioNews.it, poco dopo le 17:00 il Lido Maeva viene investito dall’incendio e diverse strutture al suo interno vengono distrutte.

Adesso è lotta contro il tempo: la macchina dei soccorsi sembra funzionare, in quanto le stesse forze dell’ordine comunicano che non risultano

dispersi tra i bagnanti ed i lavoratori degli stabilimenti, solo il panico per quanto accaduto e l’ansia di dove aspettare le motovedette per essere allontanati dalle spiagge. Per tutta Catania il pomeriggio è da incubo.

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