"Lei non ha capito il dramma". La May sotto attacco farfuglia

Durante un'intervista rilasciata alla Bbc, la May in difficoltà con la giornalista che la accusa di "freddezza" rispetto alla rabbia dei parenti delle vittime dell'incendio alla Grenfell Tower

"Lei non ha capito il dramma". La May sotto attacco farfuglia

Momento di grande difficoltà per Theresa May. Dopo il fallimento alle ultime elezioni, in cui non è riuscita a conquistare la maggioranza assoluta dei seggi alla Camera dei Comuni, il primo ministro inglese è finito nella bufera per la gestione fallimentare delle operazioni di salvataggio delle vittime dell'incendio alla Grenfell Tower, costato la vita - forse - a 100 persone.

In un'intervista rilasciata venerdì sera alla Bbc, Theresa May ha perso il confronto con la giornalista Emily Maitlis, che l'ha accusata di freddezza rispetto alla rabbia provata dall'opinione pubblica inglese - e dai parenti delle vittime - dopo il rogo del grattacielo di Londra (guarda il video).

"La gente ha bisogno di sentire da lei le seguenti parole: 'È successo qualcosa di terribile, qualcosa è andato storto ed è colpa nostra: lo riconosciamo e ce ne assumiamo la responsabilità' ", la stoccata iniziale della giornalista, che ha rimproverato alla May di ignorare l'esasperazione della gente.

"L'ncendio scoppiato alla Grenfell Tower è stato gravissimo. Molte persone hanno perso la vita, altre si sono salvate ma hanno visto la loro casa distrutta dalle fiamme", la replica poco convinta del primo ministro inglese, incapace di rispondere in maniera precisa alle domande della giornalista.

Accortasi della risposta imbarazzata della leader dei Tories, Maitlis l'ha incalzata così: "Perché si è sottratta alle sue responsabilità? Non ha saputo trovare le giuste parole per parlare con la gente. Alcune persone le hanno dato della 'codarda' mentre usciva dalla chiesa di St. Clement".

May ha provato a giustificarsi sottolineando di aver fatto "tutto il possibile da quando è avvenuto l'incidente. Ieri..."

"Primo ministro, l'incidente è avvenuto tre giorni fa e non ieri. Le misure a cui fa riferimento andavano realizzate già il primo giorno. Nessuno sapeva cosa fare", l'entrata a gamba tesa della giornalista, a cui May ha ripetuto come un mantra le stesse parole di prima.

Da qualche giorno tutta la stampa britannica sta puntando il dito contro la premier inglese, accusata di non voler incontrare i sopravvissuti del terribile rogo.

Sabato Theresa May ha fatto marcia indietro rispetto alle ultime dichiarazioni, ammettendo che "qualcosa non ha funzionato" e promettendo che sarà avviata un'inchiesta per accertare le responsabilità su quanto accaduto alla Grenfell Tower.

Dopo il confronto-scontro con la giornalista della Bbc, May ha incontrato a Downing Street alcuni parenti delle vittime, assicurandoli che lo Stato garantirà loro l'assistenza legale.

Intanto continua ad aumentare il numero delle vittime.

Secondo Scotland Yard i morti sarebbero almeno 58, 16 in più rispetto alle ultime cifre ufficiali, a cui bisognerà aggiungere almeno altre dieci persone disperse. Senza contare i possibili ospiti di quella tragica notte.

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