È polemica a Savona su uno studio medico che sostiene di curare l'omosessualità. "Luca era gay. Ma grazie a un percorso di conversione, su base religiosa e psicologica, si è riappropriato della sua mascolinità ed eterosessualità", recita infatti un cartello affisso nella sala d'attesa.
"Nella stessa maniera in cui affiggo dèpliant per la cura dell'Alzheimer e del diabete, lo faccio anche per le terapie dedicate a chi soffre di disagio legato all'identità sessuale", dice Fabio Vaccaro, medico di famiglia, che - come riporta il SecoloXIX - ha pubblicato anche la retrocopertina del libro di Luca Di Tolve, "Ero gay".
La decisione del dottore ha scatenato le ire dell'Arcigay di Savona che ha segnalato l'episodio all'Ordine dei medici: "È aberrante, quanto vergognoso, che un medico faccia propaganda a queste realtà", ha detto il presidente Mirko Principato. "Un fatto gravissimo, una violenza su cui è urgente intervenire", commenta invece Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, "L'aggravante è che associa l'omosessualità all'Alzheimer e al diabete. Non si tratta soltanto di offese, come il medico con inaccettabile superficialità vuol fare intendere: si tratta di persone che tentano di convincere altre persone, clinicamente sane, di essere affette invece da patologia, per poi lucrare sulla fantomatica cura.
Questo è un raggiro che si compie sulla pelle delle persone più fragili, infierendo sulle loro insicurezze e costringendole a reprimere i propri istinti e i propri sentimenti"."L'Ordne non considera l'omosessualità come una malattia e valuterà al più presto, con la massima serietà, il caso segnalato", ha precisato quindi il presidente dell'Ordine Luca Corti
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