Medico responsabile del pronto soccorso condivide post choc: "Il virus viaggiava in business coi manager padani"

Roberta Petrino, nelle ultime ore, ha condiviso un tweet che "incolpava" i dirigenti lombardi di aver portato la malattia. Tiramani, deputato della Lega di Vercelli, non ci sta e attacca: "Questo è sciacallaggio politico, non ho parole..."

Medico responsabile del pronto soccorso condivide post choc: "Il virus viaggiava in business coi manager padani"

A poche ore dai primi casi accertati di Coronavirus in Italia, che hanno già provocato la morte di due persone, uno 78enne in Veneto e una donna in Lombardia, sul profilo Twitter del docente Matteo Flora, ripreso e poi rilanciato da altri account Facebook, è apparso un post destinato a far discutere: "C'è qualcosa di sottilmente ironico nel fatto che, mentre si vomitava bile sulle malattie portate dallo sporco povero, il gretto migrante, il barcone affollato, il #coronavirus viaggiava in business con i manager padani. Se Dio esiste ha un fine senso dell'umorismo".

Il commento è stato ripreso e commentato da decine di persone. Ma una condivisione su tutte avrebbe fatto più rumore delle altre. Perché sul profilo Facebook di Roberta Petrino, un medico piemontese di Vercelli, già direttore del pronto soccorso dell'ospedale Sant'Andrea, in queste ore è apparso proprio il tweet sul coronavirus, con un "Già".

La condivisione del medico non è passata inosservata e Paolo Tiramani, deputato vercellese della Lega, ha segnalato subito l'attività della dottoressa e ha scritto: "Che vergogna...Si può fare ironia su un problema così grande? Primario di pronto soccorso si diverte a fare sciacallaggio politico. La stessa che pensa (nel suo mondo) che i leghisti siano fascisti. Non ho parole".

Intanto, in queste ore, dopo la morte di Adriano Trevisan, il pensionato di Vo' Euganeo (Padova), che era già ricoverato da 15 giorni nel reparto malattie infettive, sarebbe stato confermato il decesso di un'altra donna in Lombardia. Si tratterebbe di una paziente in ospedale con la polmonite. La conferma della causa della morte arriverà con gli esami a cui la paziente era stata sottoposta prima di morire.

Il ministero della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato che presto, anche in Veneto saranno adottate misure restrittive come quelle decise per i dieci comuni lombardi considerati più a rischio, tutti in provincia di Lodi.

Ieri la decisione di chiudere le scuole in varie città, tra cui Piacenza, in misura precauzionale. Le manifestazioni sportive e pubbliche sono state tutte cancellate.

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