La festa della donna 2019 sarà la prima per Meghan Markle nelle vesti di duchessa di Sussex ma sarà anche l'ultima come donna senza figli (l'arrivo del royal baby è sempre più vicino). Insomma, sarà un 8 marzo diverso dal solito, anche perché la duchessa è attesa al King's College di Londra dove parteciperà a una tavola rotonda in occasione della giornata internazionale delle donne organizzata dal Queen’s Commonwealth Trust, l'organizzazione patrocinata dalla Regina Elisabetta che connette i giovani leader impegnati al servizio delle rispettive comunità. A dialogare con la duchessa su numerosi tematiche che riguardano il mondo delle donne altre figure di prestigio: spicca sicuramente la cantante Annie Lennox, fondatrice di The Circle, organizzazione che supporta lo sviluppo e il potenziamento delle vite al femminile nel mondo, ma anche Julia Gillard, già primo ministro australiano e alla guida del Global Institute for Women’s Leadership del King's College. E poi ancora altri esperti e attivisti, come la 26enne Adwoa Aboah della open community Gurls Talk, Chrisann Jarrett, che nel 2014 ha lanciato la campagna per l'educazione Let us Learn, e Angeline Murimirwa, direttore esecutivo di Camfed in Africa, per uno sguardo locale e globale su buone prassi e grandi sfide in corso nel mondo. A moderare il dibattito Anne McElvoy, senior editor all'Economist.
Ad ascoltare la duchessa e gli esperti ci saranno studenti dell'ateneo, giovani attivisti e opinion leader e c'è da credere che la discussione su opportunità, limiti e chance all'affermazione delle donne nel mondo approderà facilmente sulle prime pagine di giornali e siti britannici e internazionali. Il primo anno da membro della Royal Family per la duchessa si è trasformato, come era prevedibile, in un grande scrutinio che prosegue incessante sotto la lente dei media e del pubblico e la partecipazione a un evento che mette al centro un tema così politico come la condizione della donna non sarà certo un'occasione da perdere per chi ama farsi un'opinione sull'ex attrice arrivata a corte. L'interesse per il mondo delle donne e l'emancipazione non è certo nuovo in sé per Markle, che ha già fatto campagna in passato su questi temi, scrivendo anche su Time un editoriale contro lo stigma dell'igiene mestruale, molte forte in alcuni paesi del mondo. Ma, da membro della famiglia reale, è logico credere che il suo impatto sia enormemente più grande e così anche eventuali plausi o critiche al suo operato in materia.
A giudicare la duchessa ci saranno ovviamente anche le femministe, a loro volta divise: la duchessa può aiutare la causa in quanto personaggio ormai globale o è il simbolo di una donna che ha lasciato una certa autonomia personale ed economica per abbracciare la più potente famiglia britannica? Una domanda dalla risposta non facile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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