Puglia, Calabria e Sicilia con ordini chiari: quarantena per chi arriva da Nord. Il Sud si blinda e prova a fermare il virus prima della linea immaginaria che separa il Meridione dal resto d'Italia. Il primo ad prire la strada su questo fronte è stato il governatore della Puglia, Michele Emiliano: "Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l'autobus alla prossima fermata". L'annuncio è arrivato su Facebook alle 3 di questa mattina dopo aver firmato un'ordinanza (alle ore 2.31) per cui chi arriva dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria "ha l'obbligo di quarantena". Lo stesso è stato fatto dal presidente Regione Calabria, Jole Santelli, che con un'ordinanza urgente ha disposto "la quarantena obbligatoria per chi arriva dalle 14 province". Chi viola l'ordinanza è punibile in virtù dell'articolo 650 del codice penale secondo cui "chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia, sicurezza pubblica, ordine pubblico o d’igiene, - è punibile - con la pena dell’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro, salvo che il fatto costituisca più grave reato".
La stretta della Puglia
L'ordinanza è stata firmata "considerato - come si legge nella stessa - che è necessario assumere immediatamente ogni misura di contrasto e di contenimento sul territorio regionale del diffondersi del virus COVID-19 ai sensi dell’articolo 32 della Legge del 23 dicembre 1978, numero 833 in materia di igiene e sanità".
Insomma, chi torna in Puglia dalla 'zona rossa' e non rispetta la normativa regionale è punibile penalmente e rischia la galera. "Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: Fermatevi e tornate indietro" scrive Emiliano in un post "Non portate nella vostra Puglia l'epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l'entrata in vigore del decreto legge del Governo. State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia. Avreste potuto proteggervi come prescritto, rimanendo in casa e adottando tutte le precauzioni che ormai avrete imparato. Ma avete preso una decisione sbagliata - sottolinea Emiliano - Non ho purtroppo il potere di bloccarvi, ma posso ordinarvi di comunicare il vostro arrivo ai medici di famiglia e di rimanere a casa in isolamento fiduciario per quattordici giorni. Se volete evitare queste conseguenze, se siete in Lombardia o nelle altre province indicate, non tornate adesso in Puglia e se siete già in viaggio ritornate indietro. So cosa state provando. Ma dovete essere lucidi" conclude il governatore.
Intanto le immagini della stazione ferroviaria di Milano sembrano essere la fotografia di un intero Paese nel panico totale. Da alcune ore il governo ha dichiarato off limits quattordici province italiane, ma, come si legge sull'agenzia di stampa "Agi", sui siti di Trenitalia e di Italo è ancora possibile acquistare biglietti da e per Milano. In merito, invece, agli ultimi aggiornamenti da parte della Regione Puglia sul Coronavirus, solo ieri sono stati effettuati novantadue test. Di questi, 77 sono risultati negativi e 15 positivi.
Misure restrittive anche in Calabria
Sulla scia di Michele Emiliano, anche la neo-eletta presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha annunciato agli organi di stampa "sto firmando un'ordinanza urgente che dispone la quarantena obbligatoria per chi arriva dalle quattoridic province, un provvedimento per cui chiedo la collaborazione attiva dei sindaci, subito".
La decisione della governatrice nasce dopo la corsa verso il Sud Italia da parte dei meridionali che vivono nella "zona rossa" per la diffusione del Coronavirus.
Come si legge sul quotidiano locale on line " lamentino.it", la presidente della Regione dichiara "Siamo preoccupati ed a lavoro senza sosta per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravità del rientro senza controllo. Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi! Seguite le regole, proteggetevi e proteggeteci come prescritto. L’esodo incontrollato porterà all’aumento esponenziale del contagio anche da noi. È evidente che una sanità come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza".
Sicilia: "quarantena per chi viene dal Nord"
"Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle "zone rosse" del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento". Ad imporlo è un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci. Il nuovo regolamento regionale è in fase di notifica presso i nove prefetti, i questori ed i 390 sindaci dell’Isola. Nella sua ordinanza, il governatore "richiama le competenze comuni a tutte le regioni italiane e quelle previste dal comma 2 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che conferiscono al presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità". Musumeci invita tutti a mantenere "la calma e il senso di responsabilità" perché solo così "riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momentoNoi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte". Il presidente della Regione Sicilia esorta ad un maggiore senso di responsabilità dal suo isolamento domiciliare dove si trova da ieri per precauzione dopo il contatto avuto mercoledì a Roma con Nicola Zingaretti (risultato positivo al tampone del Covid-19). Al primo tampone negativo di ieri sera, Musumeci sarà sottoposto a un nuovo tampone tra due giorni.
Basilicata: "chi viene dal Nord ha l'obbligo di mettersi in quarantena"
Anche il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, si è adeguato alle misure dei suoi colleghi di Puglia, Sicilia e Calabria. È stata, infatti, emanata una nuova ordinanza che prevede misure urgenti per arginare il diffondersi del Covid-19 sul territorio lucano. In particolare, nella normativa regionale appena varata, si prevede che chiunque si rechi in Basilicata dalle "zone rosse", cioè dalla Regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, è obbligato a mettersi in quarantena, osservando l’isolamento fiduciario, e a comunicare la propria presenza sul territorio al medico di medicina generale. Per i minori, invece, è necessario avvisare il pediatra. In alternativa, è possibile chiamare un numero verde messo a disposizione dalla Regione: 800 996688. Si invita, inoltre, chi torna dal Nord Italia, a evitare contatti sociali e di osservare il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibili per le attività di sorveglianza. Se compaiono sintomi, è necessario avvertire immediatamente il medico di base, il pediatra o l’operatore di sanità pubblica territoriale. L’ordinanza è immediatamente esecutiva ed è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale e sul sito istituzionale della Regione Basilicata.
In Abruzzo
"La genesi del Dpcm firmato solo oggi e peraltro non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale (quindi non ancora nemmeno in vigore) sta provocando un vero e proprio esodo". Esordisce così la nota stampa del presidente della Regione Abruzzo in merito alle misure prese per contenere il contagio del Covid-19. "Già da questa notte ho dato disposizioni alla protezione civile di inviare squadre di volontari presso le principali stazioni ferroviarie e terminal bus per ’intercettare" gli arrivi da nord, distribuire il decalogo dei comportamenti virtuosi di contenimento del virus e invitare tutti all’isolamento volontario" ha scritto il governatore Marco Marsilio. "Dalle 3 di questa mattina - prosegue Marsilio -i volontari stanno facendo questa opera preziosa di informazione e sensibilizzazione. Ma la lettura del Dpcm oggi pubblicato sul sito del Governo mostra che non esiste alcun divieto di spostamento dalla Lombardia e dalle province elencate all’articolo 1, ma solo un invito a evitare gli spostamenti non necessari, prevedendo infine un esplicito diritto a recarsi presso la propria abitazione, domicilio e residenza. Un testo simile, per di più diramato in bozza con ore e ore di anticipo, non poteva non provocare le conseguenze che si stanno avendo. Abbiamo il dovere di tutelare la salute dei cittadini, e per questa ragione ho dato disposizione agli uffici di predisporre un’ordinanza". A firmare l'ordinanza il vice- presidente della giunta, Emanuele Imprudente. La normativa regionale in Abruzzo impone la quarantena a tutti quanti rientrano nella regione dalle zone rosse. "È un’ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie: per questo, rivolgo un appello accorato a tutti perchè adottino misure di cautela e comportamenti rispettosi di se stessi e del prossimo. Quanti stanno fuggendo stanno facendo esattamente il contrario di quanto dovrebbero fare, mettendo a rischio la salute dei loro cari e dei loro concittadini. Se proprio non sono in tempo per fermarsi e tornare indietro, abbiano almeno il senso civico e la coscienza di restare a casa in isolamento per due settimane", ha concluso Marsilio.
Anche il Molise si adegua
Quarantena obbligatoria di quattordici giorni anche nella Regione Molise per chi viene dalle zone rosse. È quanto disposto da una nuova ordinanza emanata dalla Regione oggi.
Nell'atto si prescrive, inoltre, di comunicare entro due settimane la propria presenza al medico di base, di osservare il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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