Alla fine l'Italia ha deciso di "tagliare" la missione Sophia, l'operazione messa in piedi nel 2015 dall'Unione europea per contrastare il traffico di migranti nel Mediterraneo.
Non uno stop immediato alla scadenza - come voleva Matteo Salvini - ma nemmeno una proroga fino all'estate prossima come stabilito dall'Europa. Il Consiglio dei ministri ha infatti stabilito che la missione avrà termine il prossimo marzo, appena tre mesi dopo la sua scadenza naturale. Un modo, insomma, per dare tempo utile al premier Giuseppe Conte di trattare a Bruxelles ed evitare che venga imposta una nuova operazione - con il consenso di Angela Merkel, Emmanuel Macron e Pedro Sanchez - guidata dalla Francia. "L'Europa ci prende in giro", avrebbe detto il ministro dell'Interno in Consiglio dei Ministri. Resta però la preoccupazione che con l'Italia tagliata fuori dalla gestione della missione l'Europa possa in qualche modo imporre al governo una politica pro accoglienza.
Ma - se sul piano diplomatico si è deciso di tentare ancora la trattativa - il vicepremier leghista attacca le istituzioni europee: "È l'ennesima dimostrazione che l'Europa parla tanto ma combina poco e,
quando c'è da aiutare l'Italia e gli italiani, se ne frega", ha detto il leader della Lega, "Sull'immigrazione abbiamo fatto bene a fare da soli. Speriamo che siano più attenti e rispettosi su altri fronti"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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