Da 24 ore c'è un gommone alla deriva al largo delle coste libiche: a bordo tra gli ottanta e i novanta migrati ma non il cadavere di una bambina di 5 anni, che non sarebbe sopravvissuta alla traversata. Infatti, quella che sembrava essere l'ennesima drammatica morte in mare, l'ennesima innocente giovane vita vittima del business dell'immigrazione clandestina e degli scafisti, mercanti della morte, si è rivelata essere solo una notizia falsa, data dalle Ong. Per la sinistra, però, la colpa della fantomatica morte della piccola è da imputare anche a Matteo Salvini. Già, Partito Democratico, Possibile e l'attivista Luca Casarin hanno puntato il dito contro il ministro dell'Interno, muovendogli accuse pretestuose. In qualsiasi caso, in ogni sbarco o non sbarco, in ogni barcone in difficoltà in mare, ecco il dito puntato contro il leader della Lega.
L'ex leader dei no global, ora a capo della Ong Mediterranea Saving Humans, ha scritto su Twitter: "Da questa notte @alarm_phone sta monitorando questa drammatica situazione. Ci sono molti bambini e donne incinte. @ItalianNavy è in zona con Cigala Fulgosi. Dovete farli morire per il risultato delle elezioni? @matteosalvinimi @Eli_Trenta @GiuseppeConteIT @RescueMed".
A Casarini fa eco il duo Giuseppe Civati e Andrea Maestri, rispettivamente fondatore e segretario nazionale di Possibile, che dichiarano congiuntamente: "Ci sono mani al governo che brandiscono il rosario, come ennesima arma di distrazione di massa, ma di fronte a queste morti manifestano indifferenza. Il loro è un atto di odiosa disumanità". E ancora: "L'Europa e i sovranisti che esibiscono la cristianità come vessillo identitario si dovrebbero vergognare e ne dovrebbero rispondere davanti a un'opinione pubblica indifferente e allineata che accetta la morte di persone inermi, causata da colpevoli omissioni di soccorso, come modalità ammessa di lotta politica per il consenso. Ma il male viene da lontano: dalla scelta sciagurata di criminalizzare le navi delle Ong con la conseguenza di desertificare il Mediterraneo da fondamentali presidi umanitari".
Infine, al coro di faziose accuse contro il responsabile del Viminale, si aggiungono (per il momento) due anime del Pd. Quella di Pietro Bartolo, neoeletto dem all'Europarlamento, nonché medico di Lampedusa e quella del senatore Ernesto Magorno. "Non si può morire a 5 anni su un gommone al largo della Libia per colpa di una politica sorda Servono. corridoi umanitari, serve una revisione della Convenzione di Dublino.
A Bruxelles lavorerò a una risoluzione che faccia luce sui crimini commessi nel Mediterraneo", scrive su Twitter il medico Bartolo, mentre Magorno gli fa eco così: "Notizie che fanno male, una nuova vittima innocente di 5 anni. Serve umanità per rispondere a questo dramma che, purtroppo, sembra essere senza fine".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.