Gli ultimi salvataggi di immigrati avvenuti nel Mediterraneo hanno richiamato l'attenzione di Carola Rackete.
L'ormai ex comandante della Sea Watch ha puntato il dito contro i membri dell'Ue, ricordando loro che hanno il dovere di non lasciare morire le persone in mare. “Gli Stati europei devono adempiere al loro dovere di salvare vite umane. In queste ore, nel Mediterraneo centinaia di persone stanno rischiando la vita a bordo di imbarcazioni insicure, drammaticamente ignorate dalle autorità competenti", ha scritto Rackete su Twitter.
Questa mattina l'ong spagnola Open Arms ha raccontato, sempre su Twitter, quanto accaduto in mare: “Secondo soccorso, molto complesso. 74 persone, donne incinta, bambini e neonati, in stato di shock. Una motovedetta libica con atteggiamento ostile presente sul posto. Due dei naufraghi, presi da loro a bordo, si sono lanciati in acqua e li abbiamo soccorsi".
In un altro cinguettio, Alarm Phone ha aggiunto ulteriori particolari: "Un'altra barca con 60-75 persone ci ha chiamato dopo essere fuggita da al-Zawiyya in Libia. Le autorità sono state immediatamente avvisate. OpenArms è stata informata e li ha cercati, ma senza successo. Dove sono? Come stanno?".
Una situazione complicata
L'inizio del nuovo anno si è subito rivelato molto complicato sul fronte migratorio. La Sea Watch 3, la nave dissequestrata e tornata operativa dopo l'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto Carola Rackete a seguito dello sbarco a Lampedusa, ha recuperato oltre 100 persone nel Mediterraneo centrale nel corso di tre operazioni. L'ultima è avvenuta ieri nelle acque Sar maltesi, con 42 migranti recuperati da un barcone finito alla deriva. L'Open Arms ha invece soccorso 44 migranti da una piccola imbarcazione.
Nel frattempo, sempre nella giornata di ieri, l'isola più grande delle Pelagie, a Lampedusa, ha registrato il primo sbarco del 2020. Nella ricostruzione offerta dall'agenzia AdnKronos, una motovedetta della Guardia Costiera si è mossa dal porto di Lampedusa per raggiungere un grosso peschereccio con a bordo circa 100 migranti. In totale sono state 97 le persone soccorse e trasferite nell'hotspot di Imriacola.
A questo proposito, il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha fatto sentire la sua voce per commentare l'improvvisa impennata di sbarchi che ha colpito le coste italiane: “Basta una settimana e mezza
per superare gli sbarchi di tutto gennaio 2019. Un anno fa erano stati registrati 202 arrivi: nei primi dieci giorni del 2020 gli sbarchi sono già a quota 228. Il governo ha riaperto i porti: è complice o incapace?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.