La Sea Watch 3 torna in mare e Carola esulta: "Ha prevalso la giustizia"

Dopo la decisione dei giudici del tribunale di Palermo di accogliere il ricorso della Ong tedesca per il dissequestro della Sea Watch 3, la capitana Carola Rackete esulta su Twitter: "La giustizia ha prevalso, ora l'Ue sia solidale"

La Sea Watch 3 torna in mare e Carola esulta: "Ha prevalso la giustizia"

Esulta per il ritorno in mare della sua nave, ma fa la ramanzina all’Ue. Così Carola Rackete commenta su Twitter la decisione dei giudici del tribunale di Palermo, che ieri hanno disposto il dissequestro amministrativo della Sea Watch 3. La nave della Ong tedesca che lo scorso giugno, dopo essere rimasta 17 giorni in mare con 53 migranti a bordo in attesa dell’autorizzazione a sbarcare, forzò il blocco del governo italiano speronando una motovedetta della Guardia di Finanza nel porto di Lampedusa.

“La Sea Watch 3 bloccata in porto per quasi sei mesi è stata finalmente dissequestrata dai giudici”, ha scritto la Rackete sul suo account. “La giustizia alla fine ha prevalso – continua il tweet in lingua inglese – ma non ci saremmo affatto trovati in questa situazione se l’Unione europea avesse agito in modo solidale e trovato una soluzione anni fa per la distribuzione dei rifugiati”. “Adesso - esorta - è ora di farlo”.

Dopo la notizia del dissequestro, ieri, sui social la Sea Watch International aveva festeggiato per il “trionfo della giustizia sull’(ex) decreto sicurezza”. “La SeaWatch 3 è libera", proseguiva il tweet dell’organizzazione tedesca no-profit, che ora si prepara a tornare in mare. “Una bellissima notizia che pone fine a mesi di ingiusta detenzione, frutto dell’applicazione distorta di una legge incostituzionale”, ha attaccato ancora la Ong che fa appello all’esecutivo giallorosso per “l’immediata abrogazione delle leggi sul pacchetto sicurezza”.

Ieri un’altra Ong, Mediterranea Saving Humans, aveva lanciato un’iniziativa per il dissequestro di tutte le navi bloccate nei porti italiani per effetto dei due decreti varati dall’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Il volto della campagna lanciata per spingere il nuovo governo a cancellarli è quello dello scrittore Roberto Saviano. “Qualcuno dice che non lo faranno, che non firmeranno, perché non porta voti. E invece secondo me firmeranno eccome, perché una loro firma salverà molte vite”, ha twittato il blogger. L’appello è al Viminale e al ministero della Difesa.

La Sea Watch 3 era stata sequestrata nell’ambito dell’inchiesta che vede imputata la comandante, Carola Rackete, per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e resistenza o violenza contro nave da guerra. A fine settembre il pm della procura di Agrigento, Gloria Andreoli, aveva disposto il dissequestro penale.

La nave, però, era rimasta nel porto di Licata, nell’Agrigentino, in attesa della rimozione del sequestro amministrativo, che era stato deciso, proprio ai sensi del decreto sicurezza bis, per le ripetute violazioni del divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane.

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