Migranti fai da te. Quando la tratta ​è offerta sui social

Sconti, offerte, pacchetti vantaggiosi. Il traffico di esseri umani ormai è diventato meglio di un tour operator

Migranti fai da te. Quando la tratta ​è offerta sui social

Per entrare nella “fortezza Europa” le domande e le offerte non si scambiano solo sulle coste della Libia, no. C’è un modo più veloce e capillare: Facebook. Il trafficante, o meglio le reti dei trafficanti, studiano continuamente nuove rotte e strategie per far entrare i migranti in Europa. E Facebook è diventato il mezzo principale dopo anni di passaparola. Una finestra privilegiata per osservare ed entrare in questo mondo dove è possibile leggere di tutto: “ I prezzi per le rotte Libia- Italia sono 1000 dollari, Turchia-Libia 3300 dollari. Il pagamento dopo l’arrivo. Offerta per i bambini: sotto i 13 anni il viaggio Libia-Italia è gratis. Per maggiori info: chiamare via Viber e WhatsApp. Da un’indagine si è venuti a conoscenza che già da due anni, su centinaia di pagine personali, dove si celano loschi contrabbandieri è possibile trovare annunci con tariffe, foto di improbabili imbarcazioni, punti di partenza più vicini e se non bastasse offerte di documenti falsi. Al pari di un tour operatour si trovano sconti, offerte per bambini e la clausola soddisfatti o rimborsati. Il traffico di essere umani usa ormai sui social network , lo stesso linguaggio di un villaggio turistico. Se pensate ad uno scherzo, non lo è.

I trafficanti addirittura diventano anche spregiudicati e non solo propongono questo tipo di servizi ma addirittura si vantano e mostrano i loro successi. In un post come riferiscono gli autori dell’indagine, uno di questi si complimentava con se stesso per il fatto di come i suoi “clienti” erano riusciti ad arrivare a destinazione sani e salvi ma soprattutto senza che nessuno gli prendesse le impronte digitali. Altri contrabbandieri pubblicano le foto dell’arrivo e dei salvataggi delle barche da parte della Guardia Costiera italiana. Altri postano preghiere per i fratelli in Siria ed in Iraq. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono all’incirca approdati in Europa più di 100mila migranti, compresi i richiedenti asilo politico. Di questi, secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite, 54mila sono arrivati in Italia, 48mila in Grecia, 91 a Malta e 920 in Spagna. E se calcoliamo una spesa media per ogni migrante di 3mila euro (1500 euro dalla Libia verso la Sicilia, fino ai 5mila/8mila dalla Turchia verso la Puglia, il valore annuale del Mar Mediterraneo per questi scafisti senza scrupoli è di circa 300/600 milioni di euro all’anno. Cifre da capogiro che vanno direttamente nelle tasche delle organizzazioni criminali. Alcuni dati della UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime) che riportano una specie di tariffario della più grande “agenzia di viaggi illegale del mondo”: Afghanistan- Regno Unito (Londra) 25.000 dollari, Afghanistan-Iran 700 dollari, Africa-America 2200 dollari, Africa-Europa circa 700 dollari . E queste sono solo alcune delle rotte dove il guadagno per questi associazioni criminali è più che assicurato. Ma in offerta non ci sono solo le tratte via mare, ma anche quelle via terra dove in questo caso i trafficanti si trasformano in tassisti o camionisti. I migranti in questo caso sono quelli che provengono dalla Serbia o la Macedonia, richiedenti asilo in Germania . E non dimentichiamoci anche delle rotte aeree. Anche lì il servizio è tutto incluso: documenti e permessi (falsi), di lavoro temporaneo in collaborazione con imprenditori corrotti, di ogni paese europeo. I social network riescono a sgretolare la fortezza di controlli, arrivando in modo semplice e veloce al “cliente”.

E per farlo amplificano il marketing sulle loro pagine con offerte e pacchetti vantaggiosi. Il traffico di esseri umani ha una chiara divisione dei compiti del lavoro criminale. C’è chi si occupa del reclutamento dei clienti, chi della corruzione della polizia, chi della ricerca dell barche. E poi, ovviamente chi si occupa di fare marketing mirato. Ci mancherebbe. Su una pagina facebook dal nome “Asilo e viaggi in Europa”, 2100 like, si trova da quando si evince dalle informazioni in Turchia. Propone tratte via mare e via terra verso la Grecia, il Canada, gli Stati Uniti, l’Italia e il Belgio. La pagina è aggiornata ogni giorno nei minimi dettagli. L’elemento che colpisce è proprio la sfrontatezza con la quale questi trafficanti si espongono in rete. E se in Libia questi criminali sono coperti dalle debolezze del governo e dall’assenza di repressione del fenomeno non ci spieghiamo come in Turchia accada la stessa cosa. Altra curiosità, Skype. Viene usato per fare colloqui. Colloqui che per molti sono stati l’inizio di una carriera da criminale. Come la storia riportata dagli autori dell’indagine, quella di uno scafista, Aleksandr, siberiano (ora in carcere) che ha raccontato come sia iniziato il suo “curriculum criminale”. Dopo quello che lui pensavo un normale colloquio, via Skype come skipper per uno yatcj di lusso. Invece era un vero e proprio reclutamento per trasportare migranti dalla costa turca a quella italiana.

All’inizio titubante ha ceduto quando per il lavoro “sporco” gli hanno offerto l’appetibile somma di 5000 dollari. Un’offerta a cui non ha saputo rinunciare, ma che ora il suo stazionamento in carcere glielo ricorda ogni giorno.

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