Il padre missionario Alex Zanotelli, sempre in prima linea quando si tratta di perorare la causa dell'immigrazione indiscriminata, torna a protestare decidendo di avviare uno sciopero della fame, gesto quest'ultimo oramai abusato dal religioso, che appare sempre insoddisfatto della politica dell'accoglienza anche dinanzi ai numeri vertiginosi registrati quest'estate.
Un gesto definito "di giustizia in solidarietà con i migranti", motivato dal "puro razzismo di quei decreti sicurezza", ha spiegato ad AdnKronos il presbitero 82enne.
Dopotutto il secondo governo Conte, già in un'occasione obiettivo delle sue rimostranze, non sta mantenendo ancora una volta, le aspettative del missionario. Già, perchè padre Zanotelli, con l'obiettivo di attaccare la maggioranza giallorossa, aveva già attuato uno sciopero della fame a novembre dello scorso anno. Ed a ben effettuare un confronto con il contenuto della sua protesta del 2019, i temi contestati dal religioso sono sempre gli stessi: una politica a favore dell'immigrazione poco convinta ed entusiasta e la distruzione dei decreti sicurezza firmati dall'oramai ex ministro dell'Interno Matteo Salvini."Per un anno intero abbiamo digiunato ogni primo mercoledì del mese davanti al Parlamento, contro i decreti sicurezza di Salvini e contro la sua politica dei porti chiusi", dichiarava allora padre Alex Zanotelli, speranzoso che grillini e dem avrebbero dato avvio al suo sogno, ovvero una distruzione dei sopra citati decreti ed un'apertura incondizionata dei porti alle navi delle Ong operative nel Mediterraneo.
Anche in quell'occasione il religioso, deluso dal nuovo governo Conte, parlò di"razzismo di Stato" riferendosi proprio ai decreti sicurezza: "Il Pd, a parole, vuole abrogarli, mentre i CinqueStelle sono spaccati. Eppure è una legge non costituzionale e immorale, perché sancisce che salvare vite umane in mare è reato! Siamo davanti a un vero e proprio razzismo di Stato".
Uno sciopero della fame già avviato ed una protesta nei confronti del governo da fare dinanzi al Parlamento: "Perché ben poco di quanto promesso dal governo Conte 2 , nel campo dell'immigrazione, è stato realizzato. I Decreti Sicurezza (puro razzismo!) sono ancora lì, i porti italiani sono ancora chiusi, le navi ONG sono spesso impedite per futili motivi di operare nel Mediterraneo". Evidentemente al missionario devono essere sfuggiti i numeri registrati dall'immigrazione clandestina durante l'estate, così come la situazione di collasso degli hotspot siciliani, quello di Lampedusa in primis. "La petroliera danese Etienne , che ha salvato 27 migranti, da un mese sta aspettando un porto per farli sbarcare", lamenta ancora Zanotelli.
"Senza dimenticare le centinaia di morti in mare quest'estate, perché nessun governo ha risposto al loro grido disperato di aiuto", dice in conclusione il
missionario. "È ora che il governo italiano la smetta di finanziare la Guardia Costiera Libica responsabile di crimini orrendi. Non possiamo accettare questa palese violazione di diritti umani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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