Grave episodio di bullismo avvenuto a Cologno Monzese (Milano), dove un bimbo di 11 anni è stato letteralmente pestato da un branco di suoi coetanei, che dopo la violenza lo hanno lasciato esanime a terra.
A rendere ancora più agghiacciante questa storia è la giovanissima età dei coinvolti (tra i 7 ed i 13 anni) e la motivazione che avrebbe portato all’assalto del ragazzino, colpevole di essere un tifoso del Milan.
Il fatto si è verificato venerdì scorso, nel centro estivo gestito da un oratorio. L’11enne credeva di stare giocando con quelli che fino a quel giorno aveva ritenuto essere degli amici, quando lo scherzo è improvvisamente sfociato nella violenza. “Quante Champions? Quanti scudetti? Tifi una squadra di m...” gli avrebbe detto uno dei coetanei, come riportato da “Il Giorno”. Da qui sarebbero poi arrivati insulti più pesanti, poi gli spintoni, infine il vero e proprio pestaggio. Il ragazzino è stato assalito da più di dieci coetanei che, prendendolo a calci ed a pugni, lo hanno costretto contro un muro. Il pestaggio è andato avanti per oltre cinque minuti, e al suo termine gli aggressori se ne sono andati come se nulla fosse mai accaduto.
Ad assistere terrorizzate a tutta quanta la scena, proprio la madre e la nonna del giovane, richiamate dalle sue urla. “Ci siamo messe a gridare dalla finestra come disperate. Si copriva la testa per evitare i colpi e gli altri che si accanivano. Ho sceso a piedi le scale, sono arrivata al cancello dell’oratorio. Quando sono arrivata, mio figlio era steso a terra, non riusciva ad alzarsi, si teneva il fianco. Al campo non c’era la supervisione di nessun adulto: sono arrivati due animatori 15enni, mentre il sacerdote era assente per una commissione in Posta. Ho fatto chiamare un’ambulanza. Quando siamo andati via il gruppo è tornato a giocare, come se niente fosse”, racconta la donna, ancora sconvolta.
Il ragazzino, trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Sesto San Giovanni, è stato poi trasferito al Bassini di Cinisello (Milano), dove è rimasto ricoverato per cinque giorni. Le numerose percosse gli hanno causato la frattura di una costola e, per poco, non è stata perforata la milza.
Sono notevoli, inoltre, le ripercussioni psicologiche riportate a causa del trauma subìto.
Pochissimi messaggi, fra l’altro, sono arrivati da parte delle famiglie di questi piccoli carnefici.
“Solo due famiglie hanno chiamato per chiederci scusa. Due su tredici” precisa con amarezza la madre dell’11enne.L’intera vicenda sarà denunciata ai carabinieri, che adotteranno i provvedimenti del caso.
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