Milano - Sono sempre loro, gli ormai ben noti «futili motivi». Addirittura stavolta sembrerebbero davvero «troppo futili» - come non esitano a spiegare gli investigatori della squadra mobile di Milano guidati dal primo dirigente Lorenzo Bucossi - per aver spedito l'altra notte tre minori italiani in ospedale con qualche coltellata di troppo: un sedicenne portato in codice giallo al Policlinico e due diciassettenni, tra i quali uno grave seppur non in fin di vita, ricoverato all'ospedale Niguarda, mentre l'amico, sempre in «giallo», è al Fatebenefratelli. Ma tant'è. In tutto i denunciati per la rissa scoppiata in Largo Cairoli venti minuti dopo la mezzanotte tra sabato e domenica, sono sette, di cui sei minorenni: oltre ai tre italiani, due peruviani, entrambi diciassettenni e due filippini di 17 e 25 anni.
L'eccessiva violenza che a Milano fa ormai da comune denominatore a fatti di questo tipo, sempre pronta a sfociare in una tragedia, stavolta è deflagrata in tutta la sua inutile gravità poco prima di mezzanotte e mezza. La situazione era oggettivamente molto tranquilla: i tre italiani poi finiti in ospedale erano in compagnia dei due amici peruviani e stavano parlando animatamente ma anche in maniera molto pacifica in strada. Secondo la ricostruzione degli investigatori della questura i due filippini sono arrivati all'improvviso e, convinti che la discussione con gli italiani fosse in realtà un litigio, dopo aver scambiato i peruviani per loro connazionali si sono intromessi a gamba tesa nel discorso prendendo le difese dei sudamericani. In un primo tempo «limitandosi» a lanciare insulti feroci e quindi poi sferrando coltellate ai ragazzi milanesi.
Insomma, una serie di fraintendimenti da capogiro che solo per un soffio non si sono tramutati in un dramma. Come se la vita per questi ragazzi che hanno appeno iniziato a scavarle dentro, contasse meno di una manciata di coriandoli. Interpretazioni sbagliate che, comunque, ancora per gli investigatori della sezione «omicidi» della Mobile, non hanno ancora trovato la dimensione della versione definitiva: per dipanare per sempre la matassa la polizia dovrà infatti vedere e rivedere con estrema attenzione i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona.
L'impetuosa e disordinata notte milanese, però, non poteva esaurirsi così. In piazza XXIV maggio, a due passi dai Navigli e quindi in piena zona «movida», di fronte alla discoteca Tube due distinti gruppi di giovani si sono fronteggiati prima con spinte e pugni, poi lanciandosi contro sedie e tavolini. Episodio ad alto tasso alcolico conclusosi con il lancio di sanpietrini.
Quasi in contemporanea con gli altri episodi violenti, due giovani stranieri sono stati feriti alla testa, seppur non così gravemente da dover ricorrere alle cure ospedaliere, durante una lite in piazza Bologna, al Corvetto, tra parcheggiatori romeni da una parte e albanesi dall'altra. In fondo un modo come un altro per rischiare la vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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