Il giudice Ciampi è stato ucciso giovedì in Tribunale prima di capire cosa accadeva. "La posizione del cadavere, ancora con la mano in tasca induce a ritenere che la vittima non si sia resa conto dell'aggressione" poichè "non ha nemmeno tentato una istintiva azione difensiva con le braccia". A scriverlo è il gip di Monza Patrizia Gallucci nell’ordinanza che dispone il carcere per l'imprenditore Claudio Giardiello. Nel testo si legge ancora che “la repentinità dell'azione omicidiaria" ha fatto sì che anche l'assistente del giudice fallimentare Ferdinando Ciampi "non si sia resa conto dell'accaduto se non per aver udito il forte colpo che non aveva individuato come colpo d'arma da fuoco, chiedendo immediato soccorso sol perchè il dottor Ciampi si era accasciato a terra, senza apparenti segni di ferimento".
La camera ardente è stata allestita nell'atrio al terzo piano del palazzo di giustizia, tra quei corridoi e quelle aule conosciute dal giudice Ciampi e dall’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani. C’è la toga e la foto appoggiata sul feretro, accanto i familiari di due delle vittime. Grandi corone di rose rosse fanno da cornice al loro dolore composto. A rendere omaggio colleghi e gente comune, ma anche il premier Matteo Renzi che ha voluto incontrare oggi i carabinieri che hanno arrestato Claudio Giardiello ed "è stato un modo - ha spiegato il premier - per dire grazie a quegli italiani per cui l'Italia è più grande delle nostre paure". È stato "un piccolo gesto - ha aggiunto - quello di ringraziare tutte le forze dell'ordine soprattutto i carabinieri che l'altra mattina hanno recuperato l'identità e la targa e fermato il killer che ha distrutto la vita di tre persone”.
Dopo aver incontrato i familiari delle vittime nella camera ardente, Renzi si è raccolto in silenzio davanti alle bare del giudice Fernando Ciampi e dell'avvocato Lorenzo Claris Appiani. Con lui, il presidente della Corte d'Appello di Milano, Giovanni Canzio, il procuratore Edmondo Bruti Liberati, il presidente facente funzione del tribunale, Roberto Bichi, il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, il ministro Maurizio Martina e il presidente dell'Ordine degli avvocati, Remo Danovi.
Si terranno domani i funerali di Stato in onore delle vittime della sparatoria avvenuta il 9 aprile scorso a Milano.
La messa sarà celebrata alle 16 in Duomo dall'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola. Alle celebrazioni parteciperanno il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e i presidenti di Senato e Camera, rispettivamente Pietro Grasso e Laura Boldrini.
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