Un uomo di 42 anni ha ucciso la sua convivente, ieri sera a Milano. Come riporta il Corriere della Sera, subito dopo il delitto, pare avvenuto per strangolamento, l’uomo ha telefonato a un amico raccontando il gesto e si è poi allontanato, andando in piazza Sant’Ambrogio, dove è stato raggiunto dagli agenti, che lo hanno fermato. L’uomo era già stato fermato due mesi fa per aver picchiato la fidanzata, che era stata salvata dall’intervento di alcuni vicini del palazzo di via della Commenda, in zona Porta Romana, nel centro di Milano. Alla fine l'uomo ha confessato davanti agli uomini della Squadra Mobile e al pm Giancarla Serafini che coordina le indagini. Il quarantaduenne ha sostenuto che la donna non fosse ancora morta quando si è allontanato dalla casa in centro città. Entrambi 42enni, erano conosciuti in zona e dai vicini. Lei originaria dei Navigli, lui figlio di un orologiaio di Porta Romana, erano già stati protagonisti in passato di numerose liti, con lancio di bottiglie e botte. Spesso carabinieri e polizia erano stati allertati da telefonate, ma poi tutto finiva lì. In una delle ultime liti, lei, col volto insanguinato, aveva trovato rifugio dai vicini, e lui era stato fermato per poche ore, salvo poi tornarsene a casa già in serata. Quest'ultima volta invece, riporta il Corriere della Sera, l'ha uccisa, probabilmente strangolandola con l'elastico di un portapacchi da auto.
Gianluca Gerardo Maggioncalda, il 42enne arrestato ieri sera dalla polizia per l’omicidio della fidanzata in via della Commenda 28, a Milano, ha precedenti per lesioni e minacce per un episodio risalente al 28 agosto 2014. 538em;">Quel giorno fu denunciato per aver aggredito Sonia Trimboli, la 42enne che ha strangolato ieri pomeriggio nel suo appartamento con del nastro da pacchi. Anche in quell’occasione sembra che alla base ci fossero motivi di gelosia. I vicini di casa hanno confermato che le liti erano frequenti.
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