Una "donazione in memoria del signor Giovanni Lo Porto". Una donazione da un milione e 185 mila euro, con cui gli Stati Uniti mettono per sempre una pietra sopra la vicenda del cooperante italiano, rimasto ucciso in un raid di droni americani, dopo il suo rapimento in Pakistan.
Nessuna assunzione di responsabilità - scrive Repubblica - per quanto avvenuto nel gennaio 2015, quando morì il volontario palermitano rapito tre anni prima da al-Qaida. Con lui persero la vita anche l'americano Warren Weinstein e una terza persona.
Il quotidiano scrive che per la prima volta da che l'America ha iniziato a utilizzare in maniera estensiva i droni nella guerra al terrorismo viene rivelato un documento di questo tipo, siglato l'8 luglio.
Un accordo tra Washington e la famiglia di una vittima dei mezzi senza pilota che hanno causato in questi anni centinaia di morti innocenti.La famiglia Lo Porto voleva la verità su quanto accaduto al figlio. Dopo questa transazione la possibilità che venga alla luce quanto davvero è successo è ormai remota.
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