"Sei un topo di fogna", "Devi marcire in galera", "Te la faremo pagare". Sono solo alcuni delle decine di insulti e delle minacce che l'attore Domenico Diele ha ricevuto sui social network.
Diele, ricordiamolo, era stato arrestato nel giugno 2017 per omicidio stradale aggravato: aveva investito e ucciso una donna – la 48enne Ilaria Dilillo – che stava tornado a casa in motorino; l'attore, al momento dell'incidente, guidava con la patente sospesa e sotto l'effetto di stupefacenti.
In primo grado, il 33enne era stato condannato a 7 anni e 8 mesi, ora ridotti dalla Corte di Appello di Salerno a 5 anni a 10 mesi. E sui social, una volta appresa la decisione della magistratura, è scoppiata la rabbia, dove numerosi utenti sono tornati a prenderlo di mira, protestando per la decisione dei giudici di accorciargli la condanna in prigione.
Oltre al "topo di fogna", all'augurio che marcisca in galera e via discorrendo, anche l'odio verso gli avvocati e i giudici, e anche la minaccia di sfregiarlo con l'acido una volta tornato in libertà.
Peraltro, su Facebook esiste addirittura una pagina dal nome "Diele in carcere", dove si è concentrata la stragrande maggioranza degli insulti e delle minacce alla sua persona.
Uno dei legali di Diele, così come riportato dal Corriere, ha dichiarato: "Non abbiamo depositato una vera denuncia per rispetto dei familiari della vittima, che sono sempre stati composti nel loro dolore.
Abbiamo fatto, però, una segnalazione, preoccupati non tanto dai leoni da tastiera, ma dai gruppi organizzati di donne che presidiavano l'aula con atteggiamenti violenti. Infatti, sono stati predisposti un servizio d'ordine e le porte chiuse, normali in seguito al rito abbreviato, ma qui utili anche a evitare incidenti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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