I computer rubati alla scuola media trovati nel campo rom

Grazie alle indagini dei carabinieri i ragazzi dell'istituto Gasperini di Novi di Modena potranno riavere i loro dispositivi. Trovati anche altri computer di cui ancora non si conoscono i legittimi proprietari. La frecciata di Salvini: "Anche questi fanno parte dei 'sacrifici' per costruirsi una casa?"

I computer rubati alla scuola media trovati nel campo rom

Il blitz dei carabinieri all'interno del campo nomadi di Mirandola (Modena) ha portato al recupero ed al sequestro di alcuni dispositivi elettronici di elevato costo risultati rubati.

Si tratta di un I-Pad e quattro Pc delle marche Samsung, Hp, Asus e Sony. Delle macchine di pregio, alcune di esse sottratte addirittura ad una scuola media, la Gasperini di Novi di Modena.

Indagando su alcuni casi di furto, i militari della compagnia di Mirandola e di San Felice sono infine arrivati al campo rom, e giovedì scorso hanno effettuato dei controlli nella zona sita nei pressi della Statale Nord. I quattro computer portatili ed il tablet erano accuratamente occultati nel camper di una 37enne di etnia sinti.

Due di questi dispositivi, risultati essere di proprietà dell'istituto Gasperini, saranno restituiti alla scuola. Per quanto riguarda gli altri, sono ancora in corso le verifiche per risalire ai legittimi proprietari. Secondo quanto stimato dagli inquirenti, il valore del materiale recuperato si aggira intorno ai 10mila euro.

Complimentandosi con le forze dell'ordine, il vicepremier Matteo Salvini ha voluto ricordare anche un'altra donna rom, residente nel campo irregolare di Monte Bisbino (Milano). Si tratta, ovviamente, della straniera che aveva augurato al ministro di ricevere un proiettile in testa. "Furto di computer alle scuole medie di Mirandola, trovati nel campo Rom" esordisce il leader della Lega sulla propria pagina "Facebook". "Anche questi fanno parte dei "sacrifici" per costruirsi una casa? Roba da matti. E poi il “cattivo” sarei io... Serve tolleranza zero, indietro non si torna! Ruspa!".

Le indagini per risalire ai responsabili del furto dei computer

sono ancora in corso. La 37enne sinti, che non è stata colta nell'atto di rubare i dispositivi ma non ha comunque saputo spiegare la loro provenienza, è stata per ora denunciata per il reato di ricettazione.

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